Le Fiandre sono quel luogo in cui le strade hanno i nomi di birrifici. E i corsi d'acqua che le intersecano, scorrendo sotto ponti dalla grazia leggiadra, sono importanti proprio perché hanno permesso la nascita di quei birrifici. Le Fiandre sono quel luogo in cui la birra a tavola compare sia sul bicchiere che dentro il piatto, in ricette tradizionali come la Flemish Carbonade o l'Asparagus Flemish style.
Il ruolo della birra, già importante nella cultura belga, nelle 5 province fiamminghe diventa imprescindibile. D'altronde la cucina è una faccenda terribilmente seria da queste parti: lo dimostrano il movimento dei Flanders Kitchen Rebels (22 chef con meno di 35 anni che fanno incetta di stelle Michelin e rendono rock 'n roll la loro tradizione gastronomica) e il numero di ristoranti - 101, one of the highest density in Europe.
Ecco 4 tappe da cui non uscirete mai a bocca asciutta e stomaco vuoto - il bicchiere, invece, probabilmente lo sarà.
HERZELE
Il motivo principale per visitare il paesino è una donna: Anne De Ryck, dell'omonima birreria di proprietà della sua famiglia da 4 generazioni. Nel pub all'interno del birrificio è doveroso assaggiare la Special De Ryck, una Special Belge Ale (stile birrario nata negli anni Venti come risposta alla moda delle lager che, per mancanza di macchinari di raffreddamento, non potevano permettersi di produrre), oppure il brandy distillato e insaporito con erbe Bierblomme.
Anne sarà più che felice di farvi fare untour del birrificio, senza lesinare gli aspetti duri dell'attività ("È come fare palestra. Qui il fitness comincia la mattina") ma anche la soddisfazione di svolgere un mestiere per cui le donne sono ancora minoranza. Eppure in Belgio sta crescendo il numero di brewsters che, a qualsiasi età e da qualsiasi background, riprendono in mano un lavoro che per secoli è stato appannaggio femminile. La prima ricetta scritta di birra, dopotutto, era un inno dedicato alla dea sumera Ninkasi, le cui sacerdotesse avevano il compito di birrificare; e ancora nel Medioevo erano le donne a occuparsi della produzione di birra a livello casalingo - finendo spesso sul rogo perché, più o meno incidentalmente, nella cotta "cadevano" erbe allucinogene.
MECHELEN
A soli 25 km da Bruxelles, Mechelen ha ricevuto il riconoscimento come Patrimonio dell'Umanità per due momenti, la St. Rumbold's Tower e il Large Beguinage. Ed è in questo dedalo di viuzze cupe che dovreste dirigervi con passo sicuro - ancora per poco - e fauci assetate.
Qui nel 1200 si insediano le beghine, donne nubili (zitelle non è politicamente corretto) che prendoo voti temporanei di povertà e dedizione agli altri. Si occupano soprattutto dei bambini orfani, degli anziani, dei malati: tre categorie per cui la birra è molto più sicura da bere, perché meno a rischio di contaminazioni dell'acqua e molto più nutriente per il contenuto di fibre e zuccheri. Le beghine iniziano così a birrificare facilitate dal fatto che, a partire dal 1471, la legge le esenti dal pagamento delle tasse per i loro "scopi medici".

Oggi nel mezzo del Large Beguinage sorge l'Het Anker, fondato nel 1871 dai Van Breedam e ancora guidata dalla quinta generazione della famiglia. Qui potete fare un'interessante visita guidata, concedervi acquisti (da comprare la loro birra più famosa, la Gouden Carolus Tripel che ha fatto incetta di premi internazionali con la sua suadente dolcezza al malto) o cenare nella brasserie che non lesina sulle porzioni di piatti tradizionali.

Questo è l'unico birrificio all'interno di Mechelen, ma in giro per la città non mancano gli spots brassicoli. Da Honoloeloe trovate piatti veggie, sandwich hipster e una scelta di birre che vi darà la scusa per non affrontare la pioggia (noi l'abbiamo visitata con il sole, ma ci hanno detto di non farci troppo affidamento) per qualche ora.
LEUVEN
Capitale del Brabant Flamand, una delle più vibranti zone delle Fiandre dal punto di vista brassicolo con i suoi 33 birrifici in 2000 km quadrati, Leuven è nota ai più come la città "dal municipio più bello del mondo" (lo è davvero: informatevi sugli orari di apertura e andate a visitarlo), e agli appassionati come una tappa imprescindibile in un tour birraio del Belgio.
Per un tour guidato rivolgetevi ai giovani e simpatici ragazzi di Beer Hop, che vi guideranno tra gli storici volkscafés oppure alla scoperta di realtà come M-Cafè, con la sua 70ina di referenze tra cui perle brassicole davvero interessanti (curiosità: un giorno a settimana è aperto solo per gli studenti di filosofia e teologia dell'università) o il celebre brew pub Domus.

Dopo tutti questi assaggi, per la consistente colazione del giorno dopo c'è Antoine, dove il cioccolato belga viene interpretato in scoppiettanti serie di truffles. Il segreto degli straordinari croissant? La copertura con caramello al burro salato prima di essere infornati.
ANVERSA
Il momento giusto per visitare Anversa è quello in cui si tiene il Modeste Bier Festival, che i primi giorni di ottobre raduna decine dei migliori birrifici del paese (e conseguentemente migliaia di appassionati pronti a spendere i loro gettoni, che hanno prezzi davvero competitivi rispetto agli altri festival) nelle mura di De Kroon.

Il birrificio è un brillante esempio della capacità fiamminga di valorizzare il proprio patrimonio di malti e luppoli, e renderlo un'attrattiva turistica senza svalutarne l'importanza storica. Tra le mura di De Kroon si tengono corsi di degustazione e tour guidati e si assaggiano specialità tipiche - e non solo - nella brewhouse. Non andatevene senza prima aver provato la Delvaux, che con i suoi 8,5 gradi bilancia la delicatezza fruttata con un corpo robusto e solido. Un assaggio di Belgio che vi rimarrà in bocca, e nel cuore, a lungo.