Quando si dice "un'ottima annata". Il Centro Conservazione Biodiversità dell'Università di Cagliari ha trovato semi di vite che risalirebbero a 3000 anni fa. Una scoperta di fondamentale importanza, che dimostrerebbe come in Sardegna la viticoltura sia stata un fenomeno autoctono, e non importato (dall'Oriente) come si credeva fino ad adesso.
Il ritrovamento è stato fatto nel sito nuragico di Sa Osa, provincia di Oristano: 15.000 semi di vite, rinvenuti in fondo a un pozzo che probabilmente fungeva da "frigorifero preistorico". La prova del Carbonio 14 li ha datati tra il 1300 e il 1100 AC: la dimostrazione che, durante l'età nuragica, nell'isola era diffuda la coltivazione di varietà autoctone di vite. I semi ritrovati appartengono a Vernaccia e Malvasia.
Fino a questo momento si presumeva che fossero stati i Fenici, intorno all'800 AC, a portare la coltivazione della vite nel Mediterraneo. La scoperta archeologica potrebbe rappresentare l'inizio di una piccola rivoluzione storica. E comunque costituisce un bel motivo di orgoglio sardo.