Gli appassionati di sushi e di prodotti ittici in generale conosceranno certamente la ventresca di tonno, uno dei prodotti di mare più gustosi e prelibati. La ventresca di tonno rosso, la più nobile esistente, la troverete sui classici nigiri della cucina nipponica di alto livello, si tratta infatti di una delle parti del tonno più costose. Ma cos’è la ventresca di tonno? Scopriamolo insieme.
Cos’è la ventresca

La ventresca è una delle parti più pregiate del tonno. Viene venduta fresca o in conserva sott’olio, ma in quest’ultimo caso è meglio renderle giustizia degustandola associata a ingredienti di qualità.
Che parte del tonno è la ventresca?
La ventresca di tonno si ricava dai muscoli presenti nel ventre dell’animale. Si tratta di una parte molto grassa e quindi saporita e morbida.
Caratteristiche della ventresca
La ventresca di tonno è caratterizzata da un colore rosa, molto più chiaro rispetto al classico filetto di tonno. Questa parte è marezzata, tra una scaglia e l’altra potrete quindi scorgere abbondanti filamenti di grasso, le parti che la rendono così peculiare e pregiata. Il sapore della ventresca è intenso e al tempo stesso delicato, grazie all’abbondante presenza di grasso risulta morbida e scioglievole al palato. Una volta cotta la ventresca non sembrerà affatto asciutta.
Ventresca di tonno: valori nutrizionali

100 g di ventresca di tonno contengono 24 g di proteine e 0 carboidrati. Nonostante questo però non è indicata nelle diete ipocaloriche poiché contiene 10 g di grassi di cui 2 saturi. Tra i minerali che troviamo nella ventresca di tonno c’è una significativa presenza di sodio.
Ricette con la ventresca di tonno
I modi per cucinare il tonno sono tanti, ma per la ventresca bisogna avere un occhio di riguardo. Nel trapanese si consuma cotta alla brace proprio come una bistecca. In Giappone, in cui questa parte viene chiamata otoro, viene consumata cruda in forma di sashimi o nigiri sulla classica polpettina di riso. Ottima marinata, nella pasta e anche sott’olio, la ventresca è molto versatile.
Ventresca confit
Scaldate il forno a 80 °C. Sistemate la ventresca in una pirofila e copritela con un bicchiere di olio extravergine di oliva. Aggiungete una foglia di alloro e un paio di rametti di rosmarino e timo. Unite qualche grano di pepe e una spolverata gentile di sale. Infornate e fate cuocere per 30 minuti. La ventresca dovrà risultare ancora rosa al cuore.
Ventresca scottata
Mettete il filetto di ventresca su una teglia e cannellate la superficie superiore fino a renderla croccante. In questo modo la ventresca sarà cruda ma con una parte cotta che regalerà al palato un piacevole contrasto di temperature e consistenze. Servitela con una salsa yogurt arricchita con succo di limone e cipollina e accompagnatela con una insalata verde molto semplice.
Spaghetti con ventresca di tonno

Lessate gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata. Rosolate in un’ampia padella uno spicchio d’aglio in un filo d’olio. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà, regolate di sale e di pepe e lasciate insaporire per qualche minuto. Tagliate la ventresca a cubetti seguendo il verso delle scaglie. Scolate la pasta e saltatela in padella aggiungendo la ventresca, le foglie di basilico e la scorza grattugiata di un limone. La ventresca si cuocerà leggermente con il calore della pasta e del condimento.