L’origine del vermouth si perde nella notte dei tempi e le sue radici sono molto antiche: da medicina popolare risalente a Ippocrate, che aromatizzava il vino con i fiori di artemisia per depurare l’organismo, si è trasformato oggi in uno dei principali ingredienti alcolici per l’aperitivo.
Nel Cinquecento si diffuse l’uso di macerare nel vino varie spezie portate dall’India e dall’Africa, fra cui assenzio, timo, rosmarino, sedano, mirto, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, vaniglia, pepe, mirra, zenzero e questa bevanda leggermente alcolica divenne popolare in Italia, Francia e Germania e si affermò come digestivo.
La sua fama
La fama del vermouth si deve, però, ad Antonio Benetto Carpano, che nel 1786 a Torino nella liquoreria del Signor Marendazzo nei pressi di Piazza Castello, inventò una sua personale ricetta riprendendo il nome dal termine tedesco Wermuth ossia assenzio (Arthemisia absinthium).
Carpano fu in grado di esaltare gli aromi dei vini dolci attraverso un equilibrio sottile fra spezie ed erbe, creando una bevanda molto apprezzata dai palati piemontesi a tal punto che la liquoreria di Piazza Castello è stato uno dei locali più frequentati della città per oltre 140 anni.
Inoltre si narra che il vino venne inviato persino al sovrano Vittorio Amedeo III, il quale rimase travolto dall’esplosione di aromi e dolcezza del vermouth, tanto che ordinò addirittura di sospendere a corte la produzione del tradizionale Rosolio.
Questo aneddoto fece sì che il vermouth riscuotesse ancora maggior successo.
Tra l'altro, lo sapevi che puoi fare il vermouth in casa?

Quali sono gli ingredienti?
L’ingrediente principale del vermouth è il vino, a questo si aggiungono zucchero, alcool, erbe aromatiche e spezie che conferiscono quel particolarissimo sapore dolce amaro.
L’ingrediente principe è l’artemisia maggiore, unito ad altre spezie fra cui: melissa, timo, maggiorana, salvia, genziana, china, ma naturalmente le dosi e la preparazione sono custodite in religioso silenzio.
Aromatico e al contempo antico e nuovo, oggi il vermouth dilaga nelle drink list, ed è un’interessante base alcolica su cui andare a costruire i cocktail. La sua distintiva nota di amarezza può essere esaltata oppure mitigata in base ai mix alcolici e molto apprezzati sono i suoi tratti aromatici, ideali per lo stile dell’Americano Ginger , per il Negroni Red due grandi classici rivisitati e per il Sanset, il nuovo cocktail fresco e dissetante. In abbinamento ai drink con vermouth il cous cous al bicchiere con verdura e frutta oppure le crocchette di miglio con cuore filante sono perfetti per un’esplosione di gusto a cui è difficile rinunciare.