"Mamma lascio tutto e apro un food truck": si ma come? E come si porta l'esperienza acquisita in anni di ristorazione stellata sulla strada, con piatti alla portata - degustativa ed economica - di tutti?
A queste domande abbiamo risposto grazie a due "cuochi itineranti": Alessandro Cattaneo e Giulio Potestà, giovani chef che hanno lasciato cucine stellate e posti fissi per aprire Zibo, un food truck gourmet, che troverete in giro per Milano e non solo.
Li abbiamo incontrati per chiedergli perché hanno deciso di avviare Zibo e ne abbiamo approfittato per farci dare qualche consiglio utile ai fanatici dei ristoranti su quattro ruote.
Come nasce Zibo?
Alessandro: io e Giulio ci conosciamo da tempo, abbiamo lavorato insieme in diverse brigate e abbiamo studiato ad ALMA. Negli anni ci siamo divisi, lavorativamente parlando, lui è andato a Roma e io sono rimasto a Milano a lavorare. A gennaio di quest'anno, però, ci è venuta l'idea di aprire un food truck e ci abbiamo lavorato a distanza. In pochi mesi abbiamo fatto tutto il resto, e da aprile siamo su 4 ruote.

Burocrazia, attrezzatura e permessi: come si avvia un food truck?
Alessandro e Giulio: Innanzitutto bisogna richiedere la licenza in un qualsiasi comune italiano, licenza che rimane valida in tutta Italia. Il nostro consiglio, quindi, è quello di non fare richiesta in comuni indaffarati come quello di Milano, perchè i tempi inevitabilmente si allungherebbero, ed è quindi meglio andare in un comune più piccolo. Noi abbiamo fatto richiesta in quello di Novate e abbiamo sbrigato tutto in un mese. Ogni comune dove si sosta con il food truck ha comunque le proprie regole in materia: ad esempio a Milano non si può sostare in Area C (zona a traffico limitato).
Per quanto riguarda le attrezzature: abbiamo avuto la fortuna di trovare in vendita un food truck usato, che aveva esattamente quello di cui avevamo bisogno, e quindi non lo abbiamo neanche dovuto ordinare. A Torino e a Vicenza, però, ci sono tante aziende specializzate in food truck, che lo assemblano e lo organizzano in base alle esigenze di ognuno.

Perché due giovani chef decidono di investire in un food truck?
Giulio: Io e Alessandro ci siamo conosciuti all'ALMA nel 2009, abbiamo lavorato insieme da Gattò Robe e Cucina. Io poi mi sono spostato fra Al Pont de Ferr, il Ristorante Italia di Eataly Roma - dove ho lavorato ancora una volta con Alessandro - e il Marzapane di Alba Esteve Ruiz. In tutto questo tempo la voglia di aprire qualcosa di nostro è sempre stata forte, ma lo sforzo economico per un ristorante sarebbe stato enorme; una volta ci siamo andati vicini ma i rischi erano tanti e quindi abbiamo lasciato stare il progetto. Un food truck ha sicuramente meno rischi rispetto ad un ristorante, anche se richiede un'organizzazione maggiore.
Cosa cambia da un ristorante tradizionale a un food truck?
Alessandro e Giulio: Un food truck è sicuramente più divertente rispetto ad un ristorante tradizionale. Ovviamente ci sono anche lati negativi come la pianificazione: devi andare a caccia di eventi e procacciarti lavori di catering - cosa su cui puntiamo parecchio - ma si guadagna sicuramente in termini di qualità della vita. Puoi organizzare il lavoro come vuoi, la tua vita e la tua giornata. Non rischi, ad esempio, di aprire a pranzo e che non venga nessuno a mangiare da te. Adesso abbiamo intenzione di andare anche un po' in strada, ovvero non solo partecipare a eventi e manifestazioni, ma uscire in città e capire se anche questa può essere una strada percorribile. Vedremo come andrà.

Che cucina si trova da Zibo?
Alessandro e Giulio: Una cucina alla portata di tutti, con una grande attenzione per gli ingredienti e facile da mangiare, non dimentichiamo che è comunque street food. Questo comporta tantissima preparazione prima di metterci in strada, nel nostro laboratorio, anche se noi friggiamo e cuociamo tutto sul momento. Il nostro menu cambia in base alla spesa e alla stagione, ma un nostro punto fermo sono i Ravioli Ripieni. Pensavamo a piatti della tradizione italiana che potessero essere facili da consumare in strada e in piedi, e abbiamo pensato di riempire i ravioli con le ricette tipiche come l'Amatriciana o le Trofie al pesto. Uno dei nostri piatti più apprezzati sono proprio i Ravioli alla Carbonara, dove i tortelli sono fatti con tuorli d'uovo, ripieni di 3 formaggi diversi e sopra del guanciale croccante; una volta che addenti il raviolo senti il sapore della carbonara vera e proprio.
E per scoprire cosa si mangia da Zibo guarda la loro ricetta dei Ravioli al Pesto alla Genovese, e soprattutto cercali con l'applicazione per trovare i food truck in giro per l'Italia StreetEat - Food Trucker Finder