Ci sono i grandissimi ristoranti in città, quelli su ogni guida, italiana e internazionale, e poi ci sono i ristoranti un po’ decentrati e meno conosciuti, di cui si parla meno, ma che propongono grandissime esperienze degustative lontano dal traffico.
Ecco, è proprio su questi ristoranti fuori mano, assolutamente da conoscere e provare, che vogliamo concentrarci questa volta. Vogliamo parlarvi di ristoranti che dovrebbero diventare la meta ideale delle vostre scorribande settimanali, capaci di restituirvi il caldo abbraccio di un menu pensato soprattutto da giovani chef magari in realtà più piccole e raccolte.
Dac a Trà (Castello di Brianza, Lecco)

In macchina da Milano è un attimo arrivarci, quindi non avete nessuna scusa per non godere dei piatti di Stefano Binda, chef del Dac a Trà, ristorante brianzolo ad alto contenuto di fantasia. I più attenti ai movimenti della Guida Michelin avranno già notato il suo ingresso fra i ristoranti stellati nel 2013, ma ancora in pochi forse conoscono la tavola creativa dello chef classe 1976.
Aqua Crua (Barbarano Vicentino, Vicenza)

Stellato nella Guida Michelin 2016: la maturità professionale di Giuliano Baldessari è ormai innegabile. Lo chef, per anni secondo di Massimiliano Alajmo a Le Calandre, lo dimostra nei suoi piatti dal piglio sicuro e dalla sperimentazione di successo. Aqua Crua è una struttura dal design moderno in mezzo al verde con qualche camera, anch'essa deliziosa, e la cucina a vista; difficile non innamorarsene.
Ristorante 3Quarti (Spiazzo di Grancona, Vicenza)

Non vi ci imbatterete facilmente in questo ristorante in provincia di Vicenza, ma il viaggio, come immaginerete, vale la pena: qui troverete Alberto Basso, giovane chef che raccoglie anche l’eredità del collega e amico Stefano Leonardi - scomparso prematuramente - proponendo una cucina briosa, ancorata ai piatti tipici della sua terra. Un luogo che oltre al cibo butta un occhio al design: i genitori di Alberto viaggiano per il mondo e ogni volta che possono arricchiscono di oggetti di pregio i locali.
Foto: ©Aromi Creativi
Le Giare (Montiano, Forlì-Cesena)

Nell’entroterra romagnolo un grande ristorante guidato un giovane chef: Gianluca Gorini offre una cucina rispettosa del territorio e della materia con menu degustazione dal buon rapporto quantità prezzo. Il mare a pochi chilometri si fa sentire con seppioline e triglie, ma i piatti di terra sono ugualmente affascinanti, fra Mora Romganola, Lepre e Tartufo.
La Gattabuia (Tolentino, Macerata)

Neanche qui ci arriverete facilmente, ma il viaggio verso Tolentino è davvero piacevole, quindi non desistete. Il ristorante si trova nell’ex prigione della cittadina marchigiana e in cucina c’è il classe 1992 Andrea Giuseppucci, che è riuscito, anche senza grandi stage o conoscenze, ad emergere nel panorama dell’alta cucina italiana. Uno stile personale, coreografico e basato essenzialmente sul talento. Se non siete in vena di grandi abbuffate chiedete il menu da tre portate a soli 30 euro.
L’Arcade (Porto San Giorgio, Fermo)

Nikita Sergeev è un giovane chef di origini russe, cresciuto nelle Marche ma con ancora forti richiami ai sapori nordici. Per dare una possibilità a questo strano connubio russo-marchigiano dovrete scendere fino a Porto San Giorgio e andarlo a trovare nel suo L’Arcade, locale dall'aspetto contemporaneo dove con menu degustazione a partire da 55 euro mangerete interessantissimi piatti. Il pesce è protagonista assoluto.
Red Fish (Ostia, Roma)

Meno fuori mano di altri ristoranti, e per questo ancora più imperdibile: stiamo parlando di Red Fish, ristorante dello chef Antonio Gentile, che qui offre ottimo pesce, fantasia marittima e non solo. I menu di degustazione hanno un prezzo davvero concorrenziale, contando che si parla di pescato fresco e lavorato al meglio: si parte da 45 euro e si vola, non troppo alti, con quello da 55. Se amate la costa romana e le sue delizie non potete perdere questo indirizzo.
Osteria Arbustico (Valva, Salerno)

Anche Cristian Torsiello è stato premiato dalla Guida Michelin con una Stella proprio nel 2016, ma il suo lavoro all’Osteria Arbustico inizia qualche anno prima a Valva, Contrada Deserte, provincia di Salerno. Il locale, gestito dalla sua famiglia, diventa una tappa fondamentale per chi scende a Sud e vuole un panorama diverso da quello costiero. Tecniche moderne, buoni ingredienti e molta umiltà guidano la cucina del giovane allievo di Niko Romito.
Osteria dei Sassi (Matera)

Su Matera non dobbiamo dire nulla, ma sull’Osteria dei Sassi vi diamo qualche coordinata. La cucina è di Leonardo Lacatena, giovane e onesto chef, ma anche imprenditore che ha deciso di rischiare aprendo qualche anno fa questo ristorante amato da turisti e gourmet. In menu pescato fresco e piatti che sanno parlare direttamente a tutti. Se avete voglia di rimirare i Sassi e rifocillarvi dopo la visione celestiale, adesso sapete dove andare.
Osteria Porta al Vaglio (Saracena, Cosenza)

Saracena, provincia di Cosenza: lo chef che troverete qui è il giovane Gennaro di Pace, che da Bologna decide di tornare nella sua terra per fare una cucina moderna con i grandi ingredienti del Pollino. Arrivare in Calabria non è facile, a Saracena forse ancora meno, ma il viaggio vale tutti i chilometri, sia per i piatti sia per l’ottimo rapporto qualità prezzo: al Nord l'Osteria Porta al Vaglio sarebbe considerata senza dubbio un ristorante low cost.
Foto: ©Gabriele Tolisano Photography