Vedere. Farsi vedere. Appoggiare la clutch di Bottega Veneta sul tavolo. Scoprire se le modelle mangiano o no (la risposta: no).
Esistono ristoranti a Milano dove il cibo diventa un complemento accessorio - piacevole, gradito, ma comunque accessorio - rispetto al resto. Dove con "resto" si intende un insieme di (buona) frequentazione, atmosfera, arredamento, probabilità di farsi fotografare e finire nella sezione Spy di Vanity Fair. Possiamo chiamarli i ristoranti top di Milano, una serie di indirizzi dove le cifre spese - normalmente consistenti - non comprendono solo i piatti ordinati ma anche la possibilità di praticare vip watching e sentire quel friccicore da Milano da bere che non se n'è mai veramente andato.
Ecco i nostri consigli per i ristoranti top (sì, potete pronunciarlo come tòòòp) di Milano:
NOBU

Il gruppo Armani a Milano possiede un ristorante stellato e un Bamboo Bar dalle ottime frequentazioni, ma a rientrare a pieno diritto tra i ristoranti top è il Nobu. Lo stile di Re Giorgio e la tradizione giapponese si incontrano negli arredi del ristorante, che fa parte delle aperture internazionali del celeberrimo Nobu Matsuhisa. Armani, sushi, sashimi: troppa milanesità in un solo posto. Da provare il merluzzo nero al miso, che il nero, si sa, sta bene con tutto.
Nobu Milano
Via Gastone Pisoni 1www.noburestaurants.com
PACIFICO

Lo chef Jaime Pesaque - dieci ristoranti in tutto il mondo - ha portato a Milano la sua cucina asiatico-peruviana fatta di ceviche, tiradito e causas. Ma soprattutto ha portato l'inimitabile atmosfera di Pacifico, aperto insieme ai fratelli Leonardo e Jacopo Signani, con gli splendidi interni e arredi blu oceano, comprese le poltrone di velluto e la carta da parati Hermès e Fornasetti, curati da Marsica Fossati. Obbligatorio l'aperitivo al pisco bar.
PacificoVia della Moscova 29wearepacifico.it
CERESIO7

Da una parte, la cucina dello chef Elio Sironi e l'american bar. Dall'altro, due piscine con vista sullo skyline milanese attorniate da cabanas (che in estate è possibile prenotare). Come poteva il Ceresio 7 non figurare tra i ristoranti top di Milano? Noi lo consigliamo a orario aperitivo: cocktail e finger food, fotografati vicino al riverbero dell'acqua cristallina, sono perfetti su Instagram anche senza filtro.
Ceresio 7
Via Ceresio 7www.ceresio7.com
GIACOMO ARENGARIO

Un salto indietro nel periodo Decò per il ristorante del Museo del Novecento, che vi accoglierà tra legni dorati e grandi specchi, divani e cassettoni. Il menu è filologicamente - e basicamente - italiano: Porcini in insalata con scaglie di parmigiano, Spaghetti con cozze, vongole e bottarga, Ossobuco alla milanese. I prezzi si adeguano alla vista Madonnina, invero commovente. Attenzione: le possibilità di trovare accanto a voi persone che lavorano nello sfolgorante mondo della moda sono molto alta.
Giacomo ArengarioVia Guglielmo Marconi 1www.giacomoarengario.com
FILIPPO LA MANTIA

Del ristorante di Filippo La Mantia avevamo parlato subito dopo l'apertura. La mediaticità dello chef, la location del vecchio Gold di Dolce&Gabbana e non ultima la superba cucina siciliana, ingentilita ma autentica in tutto il suo splendore mediterraneo, hanno reso l'indirizzo uno dei preferiti del pranzo milanese. A mezzogiorno si mangia a buffet, di sera alla carta e durante il giorno è sempre attivo il servizio caffetteria/pasticceria. Non fatevi scippare l'ultima cassatina.
Ristorante Filippo La Mantia
Piazza Risorgimentowww.filippolamantia.com
TEMAKINHO

Avete mai visto immagini di roll, generalmente postati dai vostri contatti di sesso femminile e di età compresa tra i 20 e i 35 anni, accompagnati dalla scritta Mais amor per favor? Sicuramente erano state scattate da Temakinho, la catena nippo-brasiliana che trovate sia sui Navigli che in Brera. D'altronde, come resistere alla tentazione di fotografare i coloratissimi roll accompagnati da una maxi capirinha? Il formato è carino, i prezzi paragonabili a quelli di un normale giapponese di livello medio-alto.
Temakinho Milan Navigli
Ripa di Porta Ticinese 37
Temakinho Milano Brera
Corso Giuseppe Garibaldi 59
BAR LUCE

Non è un ristorante stricto sensu, ma non poteva mancare nella nostra lista di ristoranti top a Milano. Il Bar Luce è stato progettato dal regista Wes Anderson, che ha creato un luogo dall'atmosfera degli anni Cinquanta, tra mobili di formica, flipper e barattoli in vetro per le caramelle. Metteteci che nasce all'interno della Fondazione Prada, e capirete perché in un anno è diventato il bar preferito dagli hipster milanesi. Fate colazione ascoltando questa canzone.
Bar Luce
Fondazione Prada, Largo Isarco 2www.fondazioneprada.org
EL GAUCHO

Sono le specialità a la parrilla, ovvero alla griglia, il punto forte di questo ristorante argentino in via Carlo d'Adda. Un menu carnivoro che ha successo anche nella "Milano che conta" - aspettavamo di usare la locuzione dall'inizio dell'articolo - nonostante non rispetti nessuna tendenza veg e metta sfaccuatamente sul piatto Animelle con salsa di cipollotto e diaframmi.
El Gaucho
Via Carlo D'Adda 11www.elgaucho.it
CURO MILANO

All'apertura di due anni fa ha partecipato un'infilata di vip - veri o presunti tali. Ma va detto che il giovanissimo (28 anni) chef non si siede sugli allori della clientela facile ed esclusiva e propone piatti semplici sì, ma sempre ben eseguiti, che rendono Curò - al centro della magica triangolazione tra Corso Como, Porta Garibaldi e Porta Nuova - un posto godibilissimo per chi cerca buona cucina siciliana di pesce. Preparatevi a spendere cifre medio-alte.
Curò Milano
Viale Monte Grappa 7ristorantecuro.co
LANGOSTERIA

Potevamo prescindere dalla Langosteria in una lista di ristoranti top a Milano? Ormai celebre il primo indirizzo, la Langosteria 10 di via Savona, a cui si sono poi aggiunti un bistrot e una caffetteria rispettivamente in via Bobbio e in Galleria del Corso. Sempre impeccabile la qualità del pesce: obbligatorio ordinare l'astice alla catalana, sempre che riusciate a resistere all'opulenza del plateaux royal.
Langosteria
Via Savona 10www.langosteria.com