Quello 2015 è sicuramente il Natale dei panettoni artigianali insoliti: mai come quest'anno si sono viste sperimentazioni con ingredienti particolari, variazioni sulla grandezza e perfino sul tipo di cottura, alternative veg di ogni tipo. Non che i classici manchino, però. Le pasticcerie puntano su ricette tradizionali ed eccellenza dei prodotti, e vengono ricompensate da una panettone-mania che travolge tutti, al punto che alcuni artigiani si sono già visti costretti a sospendere gli ordini (come è successo ad esempio a Iginio Massari).
La competizione agguerrita rende la scelta sempre più difficile, ma noi di Fine Dining Lovers abbiamo comunque provato a stilare una lista dei panettoni artigianali. Non una classifica, attenzione, ma semplici consigli d'acquistato al momomento di scegliere i panettoni per Natale 2015.
PANETTONI VEG FRIENDLY
Panettone vegano crudista sembra un ossimoro. E invece Mantra Raw Vegan, a Milano, ha creato un panettone che contiene solo frutta secca in guscio, datteri, cocco, zucchina, limone, arancia, uvetta, semi, psyllium, vaniglia. Lo trovate nel loro negozio di via Panfilo Castaldi.

Per chi non vuole assumere derivati animali, ma non ha niente contro lievitati e cotture, la ricetta di VerganiVEG è farina, olio di riso, burro di cacao, uva sultanina, scorze d’arancia, olio extravergine d’oliva e vaniglia. Trovate il panettone 100% vegano nelle loro boutique.
RITORNO AL FUTURO

Il panettone più innovativo del Natale 2015 è sicuramente quello della d&g patisserie. Denis Dianin prepara il lievitato natalizio con la tecnica della vasocottura in barattoli Weck: tante le varianti, noi ci siamo innamorati della cioccolato bianco, fava tonka e albicocca.

Bella l'immagine della famiglia numerosa intorno al tavolo. Ma è il 2015, bellezza: la pasticceria milanese Pavè si adegua e propone panettoni in formato da coppia (o da single affamati) con varianti come marron glacés e limone oppure zenzero e gianduia.
ARIA DI SUD

Sono molti gli artigiani dolciari del Sud che si dimostrano maestri nell'arte - teoricamente milanese - del panettone. Se ne cercate uno da regalare a Natale l'iconica confezione verde del campano Alfonso Pepe provocherà immediate manifestazioni di gioia.

Vincenzo Tiri è un nome che i veri appassionati - quelli che non mancano un'edizione di Re Panettone, per intenderci - hanno da poco imparato a conoscere. Il giovane pasticcere lucano usa ingredienti del suo territorio come i fichi secchi di Miglionico o l'arancia di Tursi.
QUELLI BUONI (DAVVERO)

La Pasticceria Giotto, guidata dai detenuti del carcere di Padova, ha già vinto numerosissimi premi. Un piccolo capolavoro di manualità, costanza, eccellenza dei prodotti e soprattutto riscatto sociale. Da provare i panettoni artigianali ammostati alla birra o al kabir.

Bella la proposta dell'azienda veneta Fraccaro Spumadoro: un panettone che contiene tre Presìdi Slow Food, i datteri dell’oasi di Siwa in Egitto, la vaniglia di Mananara in Madagascar e i canditi di agrumi del Gargano. Scatola di latta in acciaio riciclato.
I CLASSICI CHE RESISTONO

Pochi nomi come G.Cova & C. sono sinonimo di panettoni artigianali. Con i suoi 85 anni di età (portati benissimo) il "Panetùn de Milan” quest'anno propone confezioni che omaggiano gli Anni 30 - e Milano.

Anche Loison è ormai sinonimo di panettone dal Nord al Sud d'Italia. Soprattutto quello "famolo strano": le versioni all'amarena, al marron glacè o al chinotto sono ormai simboli di panettone gourmet.
Se invece i dolci di Natale preferite farveli da voi, guardate queste ricette.