Le edizioni Phaidon, in collaborazione con S.Pellegrino, hanno pubblicato Today's Special, un libro in cui 20 chef di fama internazionale svelano ciascuno i nomi di 5 chef da seguire da vicino nei prossimi anni. Dei 100 chef provenienti da tutto il mondo, scelti da un parterre de rois composto tra gli altri da Daniel Boulud, Dominque Crenn, Virgilio Martínez e Daniela Soto-Innes, quattro sono italiani. Ad ottenere la menzione sono stati infatti Martina Caruso, Antonia Klugmann, Diego Rossi e Francesco Vncenzi.
Nel libro Today’s Special puoi scoprire le loro ricette, i ritratti, i menu e ciò che rende ognuno di loro una star di oggi e domani in campo culinario.
Today’s Special arriva in un momento in cui i temi del tutoraggio, dell'innovazione, della resilienza e delle reti di supporto all'industria gastronomica globale sono più importanti che mai. Temi focali sia per S.Pellegrino sia per Phaidon, che hanno unito le forze e lavorato sodo nel credere e nel voler realizzare questo progetto.
Conosciamo dunque più da vicino i quattro chef italiani segnalati nel libro Today’s Special.
Martina Caruso
Il nome di Martina Caruso, chef e proprietaria con la sua famiglia dell’Hotel Signum sull’isola di Salina, è stato fatto da una guru della gastronomia mondiale come Dominique Crenn. Un amore per la cucina nato in famiglia, il suo, quando fin da piccola aiutava il papà ai fornelli del ristorante interno alla struttura. Oggi è lei a condurre quel ristorante, e il suo lavoro al Signum è stato premiato con la stella Michelin e riconosciuto anche fuori dai confini italiani. Nel 2019 ha vinto anche il Michelin Female Chef Award dell’Atelier des Grandes Dames, la più giovane chef di sempre ad essersi aggiudicata il titolo.
Antonia Klugmann
Dominique Crenn ha fatto un altro nome di chef donna italiana tra le sue sei segnalazione di stelle mondiali: è quello di Antonia Klugmann, una stella Michelin per il suo L’Argine a Vencò a Dolegna del Collio (Gorizia). Lo scorso dicembre, la chef ha inaugurato a Trieste un punto di ritiro per il suo delivery, Antonia a Casa, che vede protagonisti i piatti comfort del territorio e della sua infanzia. Grande promotrice degli elementi naturali e selvatici, che reperisce con il foraging e nell’orto adiacente al suo ristorante, Klugmann si distingue per una cucina sostenibile, che cerca di utilizzare tutte le parti dei vegetali.
Diego Rossi
Foto: Antonella Bozzini
Lo chef di Trippa a Milano è uno dei nomi segnalati da chef May Chow. Diego Rossi, nativo di Verona, ha iniziato col botto guadagnando la sua prima stella Michelin al ristorante “Delle Antiche Contrade” di Cuneo. Dal 2015 ha iniziato la sua avventura in solitaria aprendo a Milano Trippa e ridisegnando di fatto le regole della tipica osteria italiana: tradizione, stagionalità e ingredienti (su tutti le frattaglie) ben riconoscibili nel piatto sono i tratti distintivi di una cucina che ha letteralmente conquistato e stregato la clientela internazionale di una città come Milano, dove a breve aprirà il suo secondo locale Alla Concorrenza in via Melzo.
Francesco Vincenzi
Il destino di Francesco Vincenzi è segnato nella sua carta di identità: nasce infatti a pochi chilometri da Modena e sarà proprio a Modena, all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, che la sua carriera di chef prenderà il volo. Bottura è stato il mentore e talent-scout di Vincenzi, cogliendo la sua passione per il lavoro e la sua vocazione per la cucina. Dal 2017 Vincenzi - nominato da chef Eyal Shani - guida la cucina di Franceschetta58, il bistrot firmato Bottura che da mesi ha avviato anche un servizio di delivery. Tradizione emiliana e stagionalità sono i cardini dei suoi menu, ai quali aggiunge sempre il twist dato dal suo approccio moderno e innovativo. Nel 2019 Vincenzi ha vinto il premio di Identità Golose come miglior chef italiano under 30.