Ah, la Sicilia. Una terra di magia e incanto, splendori barocchi e tradizione contadine.
Una regione ricca di storia e cultura tanto quanto di vini straordinari, prodotti caseari e salumi: oggi Fine Dining Lovers vi porta alla scoperta di 20 prodotti tipici siciliani, che dovreste provare almeno una volta nella vita.
RAGUSANO DOP
Foto di Wikipedia
Chiamato Cosacavaddu (caciocavallo) in Sicilia, viene prodotto nelle province di Ragusa e Siracusa. È un formaggio semiduro a pasta filata, prodotto con solo latte di vacca, dal sapore dolce che può diventare molto piccante a stagionatura avanzata.
MAIORCHINO
Immagine: Fondazione Slow Food
Un formaggio dalla storia secolare, prodotto con il latte di pecore allevate sui pascoli dei monti Peloritani utilizzando strumenti traduzionali di legno o rame. La lavorazione complessa (con una lunga fase di "foratura") lo rende a rischio estinzione.
VASTEDDA DELLA VALLE DEL BELICE
Immagine: Fondazione Slow Food
L’unico formaggio di pecora a pasta filata italiano, protetto da un Presidio Slow Food. Nasce con l'idea di recuperare i formaggi "difettati" (vasta in dialetto significa guasta) filandoli. Va consumato freschissimo, entro due o tre giorni.
PIACENTINU ENNESE
Immagine: Formaggio.it
Il segreto del sapore di questo formaggio è la combinazione di zafferano (che rende la pasta gialla) e e pepe nero in grani. Leggenda vuole che nell'undicesimo secolo Ruggero I, conte di Altavilla, chiese ai casari della zona di aggiungere la spezia al formaggio per curare la depressione della moglie.
PANE NERO DI CASTELVETRANO
Foto di Sicilia Online
Crosta scura e dura, cosparsa di semi di sesamo, mollica morbida e gialla. Viene impastato con due farine - quella di grano dura siciliano e la timilìa - rigorosamente macinate a pietra. La cottura in forni a legna (d'ulivo) completa l'opera, regalando al pane il suo gusto dolce e intenso.
MANNA
La manna è uno dei prodotti tipici siciliani dalla storia più curiosa. Altro non è che la stilla del frassino: una volta raccoglierla era pratica comune in tutta Italia, oggi si fa prevalentemente nella zona delle Madonie, in Sicilia. In cucina si usa per addolcire, aromatizzare o addirittura aiutare la lievitazione.
PASTA REALE DI ERICE
Pasta di mandorle zuccherate, legate con albume d'uovo e aromatizzate co vaniglia. Con la pasta reale si produce la famosa frutta di Martorana. Particolarmente famose le creazioni a base di pasta reale di Maria Grammatico, pasticciera di Erice.
CIOCCOLATA DI MODICA
Foto della Cioccolatera Bonajuto
Un cioccolato unico al mondo, che viene prodotto solo nella cittadina siciliana. Al morso sorprendono i granelli di zucchero ancora integri: merito di un metodo di produzione che non prevede concaggio e tempera, mentre la lavorazione avviene quasi a freddo.
SALE MARINO DI TRAPANI
Immagine: Fondazione Slow Food
Niente strani aromi o spezie varie: il sale marino si ottiene semplicemente lasciando evaporare l'acqua marina all'interno delle cosiddette saline, situate sulla costa trapanese. Rispetto al sale normale contiene più potassio e magnesio e meno cloruro di sodio.
SUINO NERO DEI NEBRODI
Immagine: Tipi Tosti
Grazie all'allevamento allo stato semi-brado nei boschi dei Nebrodi la carne di questi maiali (più simili, nell'aspetto, a cinghiali) acquista sapori e aromi di straordinaria intensità. E si presta bene alla stagionatura, diventando salame, capocollo, pancetta o salsiccia.
AGLIO ROSSO DI NUBIA
Immagine: Specialità di Sicilia
Oltre ad essere bello da vedere, specialmente quando viene intrecciato nelle tradizionali trecce (circa cento teste l'una), l'aglio di Nubia è il protagonista di tantissime ricette tipiche. Una su tutte il pesto alla trapanese - che in dialetto viene chiamato pasta cull’àgghia.
CARCIOFO SPINOSO DI MENFI
Immagine: Il Movimento
Dopo essere stato "dimenticato" per molti anni, a causa della scarsa produttività, il carciofo spinoso ha ripreso ad essere coltivato da pochi, coraggiosi produttori. Ottimo sott'olio o in paté, specialmente quelli aromatizzati alla menta, al prezzemolo o al finocchietto.
CIPOLLA DI GIARRATANA
Foto di It's Sicily
Le due peculiarità di questa cipolla sono le grandi dimensioni e il sapore spiccatamente dolce. Innumerevoli le ricette ragusane in cui viene utilizzata - una su tutte la caponata - ma proprio la dolcezza la rende adatta ad essere consumata cruda.
LENTICCHIA DI USTICA
Immagine: Fondazione Slow Food
Sull'isola di Ustica crescono "le lenticchie più piccole d'Italia", la cui coltivazione viene favorita dai terreni lavici e fertili. Tenera e di facile cottura (non necessita di ammollo e cuoce in pochissimo tempo), viene abbinata alla pasta o alle verdure per zuppe molto saporite.
FAGIOLO COSARUCIARU DI SCICLI
Foto di Ragusa News
Altra zona, altro legume. A Scicli, nel Sud Ovest della Sicilia, si coltiva questo fagiolo il cui nome in dialetto significa "cosa dolce". Facilmente riconoscibile per il colore bianco, con screziature scure al centro, si abbina alla perfezione con le cotiche.
FRAGOLINA DI SCIACCA E RIBERA
Immagine: La Freccia Verde
Deliziosa da vedere e da mangiare: pare che questa fragolina di bosco sia stata portata dai reduci della Prima Guerra Mondiale di ritorno da località alpine. A meno che non la si trasformi in (squisite) marmellate o gelatine, o anche in gelato, va consumata entro pochi giorni.
ANGURIA DI SIRACUSA
In dialetto siciliano viene chiamato prevalentemente muluni o mellone, ed è l'ingrediente tipico del gelo di melone, un dolce tipico preparato con succo di anguria, zucchero a amido. Da servire con granella di cioccolato e pistacchio.
MANDARINO TARDIVO DI CIACULLI
Viene chiamato anche marzuddu proprio perché matura a marzo, in ritardo rispetto agli altri agrumi. Produzione molto piccola, protetta da un Presidio Slow Food.
MANDORLA DI NOTO
Foto di Mangiare Buono
Latte di mandorle, biscotti, torrone, cassata: gli usi della mandorla nella cucina siciliana sono pressoché infiniti. Nelle campagne di Noto se ne coltivano tre varietà, Romana, Pizzuta d’Avola e Fascionello, ognuna con le sue sfumature di gusto e aromi.
PISTACCHIO DI BRONTE
Foto di Cibaris
Uno dei prodotti tipici siciliani più conosciuti (e purtroppo imitati) al mondo: ormai non c'è gelateria che non vanti il gusto al Pistacchio di Bronte. Protetto da una DOP e da un Presidio Slow Food, è buono in ogni versione, sia dolce che salata. Qui un interessante approfondimento.