Non ci crederete ma il caffè oltre a mantenervi svegli e a darvi energia ha anche un'altra splendida qualità: aiuta la memoria. Lo studio pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience è dello neuroscienziato Michael Yassa dell'Università John Hopkins, che ha studiato grazie a 44 volontari, non consumatori abituali di caffè, gli effetti delle caffeina.
L'esperimento prevedeva il commento di una serie di immagini che apparivano su un computer; dopo questa sessione ai volontari venivano somministrate pillole di caffeina di 200 mg. Ai soggetti il giorno dopo è poi stato chiesto di tornare davanti il pc e di riconoscere se le immagini erano state visionate il giorno prima, se fossero invece nuove oppure simili a quelle già viste. Chi aveva assunto la pillola di caffeina ha avuto un punteggio del 10% in più rispetto a chi aveva ingerito il placebo.
Secondo l'esperimento di Michael Yassa è fondamentale bere il caffè solo dopo una fase di apprendimento o esercizio mentale, non prima. La caffeina infatti migliora il ricordo di quanto si è appreso nelle 24 ore prima, o meglio fissa i ricordi, quindi interviene sulla memoria a lungo termine.
Lo scienziato ha dichiarato di non conoscere ancora bene come la caffeina agisce sull'immagazzinamento dei ricordi, ma una teoria è che questa faccia aumentare i livelli dell'ormone dello stress, chiamato noradrenalina, nel cervello aiutando così la memoria a fissare tutto.
La dose consigliata? Leggermente al di sotto delle 3 tazzine di caffè: proverete a migliorare la vostra memoria in questo modo?