Altro che primavera/estate immobile: fra marzo e luglio le novità nel panorama dei ristoranti gourmet a Milano non sono state poche.
Ma andiamo con ordine (cronologico): Andrea Asoli è una delle anime di Venissa, ristorante sull'isola veneziana di Mazzorbo da 1 Stella Michelin, che da marzo ha preso in gestione il Ristorante Rubacuori, presso l'hotel Château Monfort in Corso Monforte a Milano. Indirizzo da provare, che ha già conquistato i favori dei milanesi.
Nel frattempo anche lo chef Felice Lo Basso si mette in moto: addio piani alti dell'Unico, benvenuta vista Duomo. Anche qui c'è un hotel di lusso dietro la nuova apertura dello chef pugliese, che ha spalancato le porte del suo Felix Lo Basso Restaurant da qualche settimana, con già un buon successo di pubblico e critica. A lui va sicuramente il premio come miglior vista della città, ma cucina e design del posto non scherzano, anzi.
A muoversi quasi in contemporanea Luigi Taglienti, che a metà giugno ha finalmente aperto la sua insegna insieme a un gruppo italo americano molto forte alle spalle e che ha investito in una struttura polivalente in via Watt 37. L'edificio W37 ospita anche Lume, un ristorante di design che - come ci racconta lo chef - è stato fatto a partire da zero in soli 6 mesi.
E infine un'apertura last minute: Misha Sukyas aveva fatto innamorare tutti del suo Spice, bistrot in zona Colonne scanzonato ma non troppo. Poi i lavori della Metro 4 ci hanno messo lo zampino - ovvero gli si sono piazzati davanti l'entrata - e lo chef insieme al suo team ha dovuto ripensare in fretta al da farsi. Addio Spice, benvenuto Puzzle, boutique restaurant presso un altro hotel, il Townhouse 31, con un tavolo da pochi coperti e su prenotazione.
E se volete sapere indirizzi, numeri utili per la prenotazione e qualcosa sui menu date un occhio ai nostri approfondimenti su ciascuno chef/ristorante.
Luigi Taglienti|Lume | Misha Sukyas|Puzzle |
Andrea Asoli|Rubacuori | Felice Lo Basso|Felix |