Con curry si è soliti indicare una miscela di origine indiana di diverse spezie: esistono molti tipi di curry diversi e, a seconda delle proprozioni tra gli ingredienti, il colore varia dall'arancio al giallo-verde. In India la miscela è indicata col nome di masala e anche in questo caso le varietà sono numerose. I più noti e pregiati tipi di curry indiano sono il garam masala e il tandoori masala. Tra le spezie che compongono la miscela ci sono pepe nero, cumino, coriandolo, curcuma, cannella, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco e peperoncino.
Se siete degli appassionati di curry e volete sapere di più sui tipi di curry, usi in cucina e ricette ecco cinque cose da sapere:
- Il curry può dare dipendenza, ogni morso ne chiama un altro e ci si può ritrovare a desiderare cibi via via più speziati.
- È delizioso con il pesce e con i gamberi, insostituibile con la carne e perfetto anche per la cucina vegetariana: il curry è una delizia universale che si può assaporare anche con il riso o col pane.
- La prima ricetta che contemplava l'uso del curry in Europa è apparsa nel 1747 in un testo di Hannah Glasse intitolato The Art of Cookery Made Plain and Easy (in italiano, L'arte culinaria spiegata in modo chiaro e semplice).
- Oltre al curry indiano esistono molte altre varianti geografiche, come il curry giapponese, quello cinese e le varianti tailandesi, vietnamite, africane, jamaicane e dei Caraibi.
- La variante mediorientale del curry si chiama Za'atar e contiene origano, sesamo, timo, sale e maggiorana. Nella cucina libanese si accompagna spesso al pane.