Tra i prodotti tipici dell'Emilia Romagna, il Parmigiano Reggiano è sicuramente uno dei più conosciuti e amati, nonché uno dei più imitati (e confusi con il Grana Padano).
Vi abbiamo già raccontato i suoi dettagli più "tecnici", dalla produzione al disciplinare, ma il formaggio nasconde tante curiosità e aneddoti - sapevate ad esempio che esiste quello 100% kosher? Ecco 5 cose che quasi sicuramente - sì, anche se siete di Parma o Modena - non sapevate:
VIVA I LATTICINI (BUONI)
Ricco di proteine, vitamine e minerali, il Parmigiano Reggiano viene normalmente consigliato anche dai dottori e nutrizionisti che normalmente bannano i latticini. Ed è anche il formaggio più ricco di umami.
UN FORMAGGIO, UNA CELEBRITÀ
Tra i tanti estimatori famosi ci sono Molière, che ha chiesto un pezzo di Parmigiano sul letto di morte, e Napoleone, che amava mangiarlo con i fagioli verdi. E lo sapevate che Jim, uno dei protagonisti dell'Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson, ne teneva un pezzetto nella borsa del tabacco come prezioso ricordo.
GUERRA APERTA (SUL WEB)
Nell'estate del 2015 PornHub si è definito, in un video commerciale, "come il Parmigiano rispetto agli altri formaggi". Praticamente come il leader del proprio settore, insomma. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano non ha approvato il paragone e ha fatto cancellare la pubblicità.
FORMAGGI DI UNA CERTA ETÀ
La storia del Parmigiano si fa risalire almeno a 900 anni fa: nel Medioevo la produzione manuale di Parmigiano era diffusa sia tra i monaci Benedettini che tra quelli dell'ordine Cistercense, nell'area intorno a Parma e Reggio Emilia.
CI VUOLE PAZIENZA
Non ci pensiamo quasi mai, ma fare il Parmigiano Reggiano richiede dosi impressionanti di pazienza: mese dopo mese gli esperti controllano ogni forma singolarmente. Dopo un anno di maturazione, poi, ognuna viene osservata e testata (con gli occhi e con le mani) per decidere se "merita" di essere stagionata ancora oppure no. Alcuni esperti sono in grado di stabilirlo solo battendo leggermente sulla buccia.