Sappiamo come aprirle, come gratinarle al forno e perfino quali sovrapprezzi hanno sui menu. Ma quante altre cose conosciamo a proposito delle ostriche? Non basta etichettarle come "Quel mollusco che sa di mare" o "Il piatto che non ordino mai perché costa troppo": quello delle ostriche è un mondo affascinante e variegato, che è sempre interessante provare ad approfondire un po'.
Ecco 5 cose che dovremmo sapere sulle ostriche:
QUESTIONE DI MERROIR
Così come esiste il terroir, esiste anche il merroir. Sono tantissime le ostriche da conoscere nei vari mari, ognuna con le proprie caratteristiche. Con il termine Bélon si indicano genericamente le ostriche europee, ma anche una specifica varietà piatta, arrotondata e dal sapore vagamente nocciolato; e poi ci sono le enormi Walvis, le ricercate Gillardeau, le Kelly Galway da accompagnare alla Guinness ...
ROTTA A ORIENTE
Háoyóu, o latte di mare, è la famosa oyster sauce usata nella cucina cinese. È stata creata per sbaglio da uno chef cantonese che aveva lasciato una padella piena d'ostriche sul fuoco. Dopo averle assaggiate, e aver così scoperto che erano diventate una salsa gustosissima, il signor Lee Kum Kee ha deciso di commercializzare la salsa. Se considerate che era il 1888, capirete quanto sia ormai diventata parte della tradizione.
ECO-OSTRICHE
L'allevamento di ostriche è uno dei più sostenibili al mondo: ha un impatto così basso sull'ambiente che è perfino permesso nelle riserve marine.
OCCHIO AI DETTAGLI
Come capire se un'ostrica è fresca o meno e gustarla al suo meglio? Se contiene troppo liquido, la carne ha iniziato a staccarsi dalla conchiglia o la conchiglia è aperta, buttatela via. Attenti anche alla temperatura di servizio: quella ideale oscilla tra i 4°C e gli 8°C. Sempre che abbiate deciso di servirle crude, "alla francese", marinate con un po' di scalogno e aceto e accompagnate da pane, burro e ovviamente champagne.
TEMPI D'ORO
Nel 1872 a New York si spendeva più in ostriche che in tutti gli altri alimenti messi insieme: prima di diventare la Grande Mela, la città era la "Grande Ostrica". Non ci deve quindi stupire che il più famoso e rinomato oyster bar nel mondo sia il Grand Central Oyster Bar che, aperto nel 2013 all'interno della Central Station, serve 2 milioni di ostriche all'anno.