Ogni vero viaggiatore lo sa: quando si arriva in un nuovo posto le esperienze gastronomiche “estreme” sono essenziali per capire davvero una città e le sue abitudini.
Un vero foodie, poi, deve essere pronto a mangiare qualsiasi cosa e a qualsiasi ora, comprese la notte o la mattina presto.
Fra le esperienze notturne/mattiniere imprescindibili ecco quelle che dovreste mettere in agenda, in Italia e nel mondo: alcune celebri, altre decisamente meno.
Date un occhio:
1. Il mercato di pesce alle 5 ad Amburgo

Da provare dopo un sabato sera in cui si passa da un locale all’altro dei quartieri di St.Pauli e Altona tirando dritto fino al mattino. L’appuntamento - alle 5 in primavera e alle 7 in inverno - è con il mercato del pesce di Amburgo. Si va all’inizio del porto e da qui si segue il profumo dei panini al pesce fresco o aringhe serviti da camioncini di tutte le grandezze, da mangiare rigorosamente con birra fresca. Gamberi, salmone, e poi fritto. Per chi deve iniziare - o finire - la giornata per forza con i dolci non temete, c’è anche qualche piccolo baracchino con invitanti dolci pieni di crema. Dopo aver mangiato i vostri panini arrivate fino alla struttura del mercato coperto, dove alle quattro (in primavera) o alle sei (d’inverno) iniziano concerti sempre diversi.
Foto: ©tribp/Flckr
2. L’hamburger "umido" di Istanbul per l'hangover

Ancora panini ma questa volta ci spostiamo a Instanbul, nella parte est della città, dove verso le 3 o le 4 di notte bisogna mangiare, trasportati dall’ebbrezza dell’alcol l’Islak Burger, un hamburger umido e piccolo che non definireste proprio fine dining. Per trovarlo andate dritti verso Piazza Taksim fra la notte fonda e le primi luci dell’alba. Mangiandolo le vostre dita si impiastricceranno con l’umidità del panino insieme alle salse. Da abbinare obbligatoriamente a una bevanda allo yogurt. Consiglio: mangiatelo solo di notte e mai di giorno. Con la luce del sole sorgerebbero domande sulla natura di quel panino alle quali sarebbe difficile rispondere.
Foto: www.turkeysforlife.com
3. L’autista - la bevanda - dopo cena a Palermo

A Palermo si mangia bene e soprattutto si mangia tanto. Per “sgrassare” dopo aver pasteggiato e bevuto abbondantemente ci si dirige verso i chioschetti antichi delle vie del centro di Palermo, dove in passato la nobiltà siciliana si rinfrescava con bevande agrumate. Qui la sera, dopo cena, si ordina l’autista, bevanda con succo di mandarino o limone con seltz frizzante e bicarbonato, che si beve tutto di un fiato e che risveglia subito dai torpori dell’alcol e del troppo cibo. Preparatevi a rumori non troppo signorili dopo aver trangugiato il mistico beverone. Il nome si deve proprio a un tassista che pare inventò la bibita per riprendersi da una grande abbuffata. Purtroppo non rimangono troppi luoghi in cui reperirlo, ma andate sul sicuro all’Antico Chiosco Beati e Paolo.
Foto: Screen / Roberta Abate
4. Il sushi al mercato del pesce di Tsukiji a Tokyo per colazione

Celebre esperienza per tutti i veri amanti del cibo in generale e del pesce crudo in particolare. L’appuntamento è alle cinque del mattino nella struttura coperta che ogni giorno ospita più di centinaia di tonnellate di pesce. Se non volete solo mangiare il sushi, ma assistere anche alla famigerata asta dei tonni, meglio arrivare verso le due di notte - magari dopo una serata passata al karaoke - così da essere sicuri di non perderla (sono consentiti al massimo 120 visitatori che vengono divisi in due gruppi da 60). Verso le 6 è tutto finito in genere e si mangia ovviamente un bel po’ di pesce, compreso sushi freschissimo.
Attenzione anche qui alle file che potrebbero durare anche un paio di ore.
5. Gli Acarajè dopo la Samba a Rio de Janeiro

E voliamo dal Giappone al Brasile. Dopo la vostra serata passata a dimenarvi a suon di Samba è il momento di mettere qualcosa sotto i denti. A Rio de Janeiro bisogna provare per forza gli Acarajé com camarões (Panini fritti con fagiolini con l'occhio, gamberetti e cipolle). Li trovate buonissimo di fronte al Bar Gomez, un locale di Rio in Rua Áurea 26, Santa Teresa.
Qui altri consigli su dove mangiare Rio de Janeiro
6. Bollito a colazione per la Fiera del Bue di Carrù

Più che un evento gastronomico un vero e proprio corso di sopravvivenza: la Fiera del Bue Grasso di Carrù presuppone sveglia di notte, con il freddo piemontese che non vi aiuterà certo ad alzarvi dal letto. Segue un percorso che porta all’apertura della fiera alle sei in punto, quando inizia l’esposizione dei capi bovini migliori. E alle 9 si mangia, ovviamente il bollito accompagnato da sette salse e un bel bicchiere di vino piemontese: dopo potete decidere se tornare a casa a dormire o godervi la lunga giornata a stomaco pieno.
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