Se è vero che da un paio d'anni la parola d'ordine in cucina sembra essere quella del pauperismo - e quindi la riscoperta di ingredienti "semplici", la celebrazione del km 0 e la glorificazione dei contadini - è altrettanto vero che esistono cibi emblema di lusso e spesa sconsiderata che non passano mai di moda. Lo champagne, ad esempio. Il caviale. Oppure le ostriche.
Come scegliere le ostriche migliori?
Il problema, con questi piccoli scrigni dal sapore di mare e meraviglia, è però scegliere la qualità giusta, senza incappare in qualche errore grossolano che ci faccia passare dallo status di "Intenditore del mare e della vita" a quello di "Vorrei ma non posso".
A venirci in aiuto questo video di ChefSteps - in inglese, ma noi ve lo traduciamo per punti per facilitarvi il lavoro - che ci consiglia come scegliere le ostriche "buone".
E se volete evitare qualsiasi brutta figura, guardate anche come aprire le ostriche.
1. PIATTA SOPRA...
La superficie della conchiglia deve essere piatta.
2. ...MA TONDA SOTTO
Attenzione però, la parte inferiore deve essere rotonda e "piena".
3. Ostriche buone? BORDI CHIUSI
I bordi devono essere perfettamente sigillati a garanzia che il liquido (e l'ostrica) siano ancora perfettamente dentro la conchiglia.
4. ATTENZIONE ALLA CONCHIGLIA (APERTA)
Una conchiglia aperta non deve nemmeno essere divelta del tutto. Lasciatela dov'è.
5. Ascoltala
La conchiglia suona vuota? Può essere che tutto quello che c'è dentro sia ormai irrimediabilmente secco.
6. Conchiglia = pienezza = Ostrica buona
Non ci devono essere spazi vuoti particolarmente preoccupanti tra il bordo della carne e quello della conchiglia.
7. Questione di solidità
La consistenza dell'ostrica deve essere firm, ovvero soda.
8. TANTO LIQUIDO
Tanto liquido? Tanta bontà. Assaggiare per credere.