Tutti ne abbiamo incontrato almeno uno. Oppure, se abbiamo lavorato in una cucina, tutti siamo stati almeno uno di loro.
Quando siamo incappati in questo post di BuzzFeed non abbiamo potuto fare a meno di condividerlo con voi.
Lo chef hipster e pieno di tatuaggi e quello perfido come il sergente di Full Metal Jacket, l'entusiasta e il perfettino, quello che "Io? Uno chef? Non scherziamo" e il seguace di Ferran Adrià... scoprite 9 tipologie di chef che, ne siamo sicuri, vi ricorderanno qualcuno:
1. Il "fratello gourmet"
Sono coperti da tatuaggi di mannaie, fruste da cucina e tagli di maiale. Portano sempre con sé un paio di pinzette. Li si trova nei gastropub, negli eventi pop-up e nelle associazioni farm-to-table. Amano cucinare la carne al sangue o sottovuoto, lo stile Asian Fusion, le tapas con un twist moderno e qualsiasi piatto preveda una quenelle. Credono fortemente nel preservare la bellezza naturale degli ingredienti.
Frase preferita: "Lo spazio bianco nel piatto dà al cibo modo di respirare"
2. Il sergente implacabile
Loro non parlano, urlano. Hanno la ferma convinzione che una brigata vada guidata dalla paura, e che il modo migliore per rafforzare la squadra sia "romperla per costruirla", rendendola ostile allo chef. Adorano raccogliere i resti di verdura che stavi buttando e mostrarti che ci si può fare un minestrone, per poi imbastire una lezioncina sullo spreco alimentare.
Frase preferita: "Gli studenti di cucina non hanno più un'etica lavorativa!"
3. Il neodiplomato
Arrivano venti minuti in anticipo vestiti con l'uniforme completa (e stirata). Suggeriscono sempre metodi alternativi con cui possano applicare ogni nozione appresa alla scuola di cucina. Le loro ricerche Google più recenti includono "porzioni di pasta choux" e "come ripagare il debito studentesco".
Frase preferita: "Sono qui da tre mesi e non mi hanno ancora fatto diventare sous chef. Com'è possibile?"
4. Il procrastinatore
Continuano a ripetere che quella in cucina è solo una cosetta temporanea, qualcosa che stanno facendo in attesa di trovarsi un lavoro vero. Dieci anni dopo saranno ancora addetti alla griglia, preparando gli stessi piatti, e continueranno a ripetere che quell'impiego è una barzelletta.
Frase preferita: "Non faccio davvero il cuoco"
5. Il predicatore
Passano il tempo a istruire i colleghi. La loro salsa olandese è sempre la più buona, le loro padelle le più pulite, il loro metodo di portare fuori la spazzaturail più efficace. Qualsiasi piatto tu stia preparando, loro lo sanno fare meglio o hanno un trucco da suggerirti.
Frase preferita: "Ti faccio vedere come si pela una patata"
6. Lo chef aziendalista
Entrano alle 9 ed escono alle 5. Hanno diversi colori di taglieri per diversi alimenti - rosso per la carne, blu per il pesce, niente eccezioni - ma l'attrezzo da cucina che utilizzano di più è il microonde. I colleghi fine dining li chiamano venduti. Li trovate negli aeroporti... o negli hotel. Il loro piatto signature è il tortino di cioccolata con panna montata, fogliolina di menta e lamponi.
Frase preferita: "Quando ero a New York lavoravo otto giorni a settimana!"
7. L'alchimista
Sono ossessionati dalla cucina molecolare e cercano di applicarla a ogni ristorante dove lavorano. Si portano sempre dietro una mini-bilancia e altri strani aggeggi. Sferificano, decostruiscono, estraggono l'essenza. Credono fortemente nell'idea dell'insalata di pollo.
Frasi preferite: "E se lo trasformassimo in una schiuma?"
8. Lo chef de party
Non sono necessariamente chef de partie ma sicuramente conoscono la parola party. Arrivano in hangover dalla notte precedenti e passano il turno in una trance carica di adrelaina, la bottiglia d'acqua sempre al fianco. Indossano le Crocs.
Frase preferita: "Qualcuno è disponibile per un bicchiere della staffa?"
9. Il martire
Non si prendono mai una pausa e si caricano di doppi, tripli e quadrupli turni, salvo poi lamentarsi costantemente di quanto lavorano. Sostengono che il personale di sala non faccia abbastanza.
Frase preferita: "Tutto quello che desidera, chef"