Il supermercato svedese ICA si sta liberando delle etichette di plastica per frutta e verdura; al loro posto ha iniziato a usare il laser, che lascia un marchio direttamente sul prodotto togliendo il pigmento della buccia.
Meno packaging al supermercato: da qualche tempo questa è una richiesta ben precisa dei consumatori. Forse eliminare le etichette sui prodotti non sembrerà un grande passo in tal senso, ma nella realtà, come spiega al The Guardian il business unit manager di ICA Peter Hagg, questo piccolo cambiamento potrebbe avere un grande impatto sull'ambiente.
“Usando il marchio direttamente sugli avocadi biologici che vendiamo, solo in un anno, salveremo 200 km di plastica e larga 30 cm".
Sotto le regole della UE tutti i prodotti necessitano di avere un'etichetta, motivo per cui anche i prodotti sciolti necessitano di sticker. Gli ideatori dell'etichettatura a laser sperano di poter rimpiazzare tutta la plastica usata a tal scopo con questa nuova tecnologia che rimuove il pigmento dalla buccia di frutta e verdura. In più questa tecnologia crea meno dell'1% di emissioni di carbonio necessarie per creare le etichette della stessa dimensione.
Ovviamente il costo del laser è considerevole, ma dopo un iniziale investimento i costi sono pari a quelli degli stickers.
Tutti vincono dunque: i consumatori che non devono rimuovere gli sticker prima di lavare frutta e verdura e l'ambiente.