Raccontare la storia de Il luogo di Aimo e Nadia vuol dire raccontare un pezzo di storia di Milano.
Una storia che comincia nel 1962 quando, in una periferia allora piuttosto disabitata, Aimo Moroni e la moglie aprono il proprio ristorante. Oltre 50 anni dopo, quel ristorante è diventato un'icona milanese, con due stelle Michelin e tantissimi piatti - gli Spaghetti al cipollotto e la Zuppa etrusca, per citarne due - passati nella leggenda della cucina italiana. Una storia che viene raccontata in Pisani Negrini. Il luogo di Aimo e Nadia (240 pagine, Italian Gourmet).

Alessandro Negrini e Fabio Pisani sono i due chef che ora, insieme a Stefania Moroni, guidano il ristorante. Il passaggio di testimone è avvenuto nel 2005, e ha dato il via a uno dei sodalizi più riusciti e duraturi della ristorazione stellata in Italia.
Nel volume, appena uscito nelle librerie, si raccontano i piatti - quelli creati da Aimo e Nadia e quelli creati da loro, quelli storici e quelli nuovi - che fanno ancora brillare le due stelle sull'insegna di via Montecuccoli portando in tavola "una complessità risolta, nel senso che si parte dalle materie prime, si elabora un pensiero articolato e lo si traduce in un piatto che appaia il più elementare possibile".
Tra le ricette - divise in Verdure, Pasta e Riso, Pesce, Carne, Dolci e Ricette di Base - troviamo anche il Quasi raviolo di seppia, il Tiramisud, il Controfiletto di Vitella e gli Spaghettoni pomodoro e olive. Riproducibili a casa? Forse non tutte, forse non da tutti. Ma al fascino della narrazione di questa storia italiana non resisterà nessuno.