Dopo il lancio del suo ristorante vegetariano low cost Sapid, lo chef francese Alain Ducasse esplora ora il mondo degli hamburger a base vegetale con Burgal, un chiosco di hamburger in piazza della Bastiglia a Parigi.
Ducasse - che in passato si era scagliato contro i prodotti a base di carne "finta" e la loro somiglianza con le polpette di carne macinata - ha creato un hamburger vegano molto somigliante... a un hamburger vegetariano.
"Crediamo ancora di aver bisogno che un burger plant-based assomigli a un hamburger, ma in realtà non abbiamo bisogno che un macinato vegetale assomigli alla vera carne macinata; deve sembrare un macinato vegetale, punto", avrebbe detto lo chef sulla nuova avventura nell'universo dei burger a base vegetale.
Il macinato vegetale ideato dal maestro è composto da zucchine, lenticchie, cipolle, quinoa, carote e pastinache assemblati in un panino vegano senza burro, latte o uova. La ricetta è stata ispirata da una creazione dello chef Romain Meder a base di pane tostato ai cereali e verdure al ristorante Château de Versailles, presentata al festival Taste of Paris nel 2019.
Un burger può essere puramente vegetale, ma "non deve avere niente a che fare con un'imitazione della carne", sostiene il team di Ducasse.
Il Burgal viene servito con caviale di melanzane, maionese vegana piccante e qualche sottaceto al prezzo di 7,50 euro. I palati più esigenti possono accompagnare il loro panino con chips di ceci o di verdure, e possono completare il loro pasto con una mousse vegana al cioccolato.
Ducasse non è l'unico chef leader a saltare sul carro della carne sintetica e del plant-based, dal momento che anche José Andrés e Dominique Crenn, tra gli altri, hanno deciso di inserire la cosiddetta "clean meat" nei loro menu, mentre David Chang ha collaborato con Impossible Burger per il suo bar stellato Public e i vari ristoranti Momofuku.