Le donne amano i dolci e impazziscono alla vista di un lezioso cupcake al cioccolato. Gli uomini invece bramano bistecche sanguinolente e non resistono ad hamburger trasudanti grasso. Sono solo stereotipi o c'è una base scientifica a queste "preferenze di genere"?
Sono state condotte diverse ricerche scientifiche sul tema, ma nessuna è arrivata a una conclusione definitiva. Quello che sembra giocare la parte più importante è l'influenza culturale e sociale, che passa soprattutto dalle pubblicità. Mentre cioccolato e dolci vengono presentati come la tentazione a cui si può (si deve?) cedere quando ci si sente tristi e vulnerabili, la carne viene associata nell'immaginario all'uomo "primitivo": forte, rude, che sbrana la carne con i denti - dopo aver cacciato un animale a mani nude, oviamente.
Dai sondaggi emerge come il numero di uomini tra i vegetariani sia nettamente inferiore. Non è tanto la paura di non assumere abbastanza proteine, quanto quella di apparire meno uomini, deboli ed effeminati. Proprio per questo negli ultimi anni i movimenti vegani si sono concentrati sull'immagine "virile" delle verdure, cercando di far apparire i cavoletti di Bruxelles cibi "da veri duri" quanto le salsicce.
Insomma, uomini e donne non hanno gusti diversi inscritti nel DNA. Mostrare, una volta tanto, una donna che divora arrosticini e un uomo che sbocconcella biscotti potrebbe essere una scelta pubblicitaria coraggiosa, per il nuovo anno.