La formazione gastronomica e la cucina italiana vanno forti, anche all’estero. È quanto emerso l’11 ottobre, in occasione dell’inaugurazione del XIX Anno Accademico di Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana con sede a Colorno, Parma. La cerimonia si è tenuta negli spazi del Centro Congressi Paganini, con una lectio magistralis di Davide Rampello, che da quest’anno farà il suo ingresso nel Comitato Scientifico dell’istituto. Da quasi 20 anni, Alma è in prima linea sul fronte della formazione dei professionisti della gastronomia: un impegno che si traduce anche nella collaborazione con S.Pellegrino Young Chef Academy Competition, il concorso di cucina che scova i migliori talenti under 30 in tutto il mondo, per cui cura la selezione delle ricette che accedono alle finali regionali. Ma quali sono i dati relativi all’occupazione dei giovani diplomati e i nuovi progetti di Alma? Scopritelo qui di seguito.
Diplomati Alma: le statistiche occupazionali
Dal 2004 ad oggi, i diplomati Alma sono 12 mila. Tra questi, quelli che trovano lavoro prima della fine del corso sono il 30,5%. Ma cosa succede dopo aver affrontato il percorso formativo? I diplomati che trovano lavoro entro tre mesi dal diploma sono l’85%. Un dato che sale a sei mesi dal diploma, con una percentuale di diplomati Alma che trovano impiego pari al 94,5%.
Una formazione che porta i diplomati Alma a trovare lavoro anche fuori dai confini nazionali: stando ai dati occupazionali, l’85% dei diplomati Alma trova impiego in Italia, il 12,5% in Europa e il 3% nel panorama internazionale.
Alma sbarca a Bangkok: tutte le novità della scuola
Sul piano globale, è stata presentata ufficialmente The Food School, la prima sede estera di Alma, nel cuore di Bangkok, dove stanno per partire i corsi di Cucina Italiana. Insieme a questi, i percorsi sulla cucina thailandese e giapponese, curati rispettivamente dagli Istituti Dusit Thani e Tsuji. “Bangkok è uno dei centri storico-culturali più vivaci nell’intero panorama enogastronomico della Thailandia”, spiega il General Manager TFS Laurent Castelet. “A fianco della cucina thai, negli ultimi anni abbiamo osservato una crescita davvero esponenziale della cucina Italiana avvalorata da un aumento delle aperture ristorative ad essa collegate. Pertanto il valore di una partnership come quella con Alma con la quale erogare corsi di formazione d’eccellenza a Bangkok e in Asia, ci aiuterà a migliorare la qualità della Cucina Italiana proposta e a formare i professionisti dell’ospitalità italiana, in un contesto cosmopolita come quello della capitale thailandese. Siamo quindi molto orgogliosi di avere Alma qui con noi”.
Sul fronte italiano, il Presidente Malanca ha ricordato i nuovi corsi introdotti da Alma, dedicati ai professionisti in cerca di aggiornamento o di nuove prospettive di lavoro; le collaborazioni con istituzioni e realtà imprenditoriali che hanno reso possibili progetti come Cascina Bilzi, il progetto MAM-Maestro d’Arte e Mestiere. Sul tema della sostenibilità, invece, è stato presentato il ruolo di Alma all’interno dell’importante progetto europeo destinato al mondo della ristorazione: LIFE - Climate Smart Chef.
“La nostra scuola, che ho il piacere di presiedere, ha reagito e reagirà nel 2023 per tutte le questioni in corso così come ha fatto negli anni precedenti, senza fare miracoli ma con resilienza e mettendo tutte le proprie energie per garantire ai nostri allievi la continuità dei nostri corsi, nel modo che sempre ci ha contraddistinto; vale a dire con l’impegno di garantire loro un livello formativo di eccellenza ed un futuro professionale, così come è stato per tutti quelli che li hanno preceduti, che dal 2004 ad oggi sono oltre 12.000”, racconta Malanca. Una prospettiva interessante, che affronta la crisi globale con positività.