Dopo una prima giornata di sfide, si è concluso a Torino con la vittoria della Norvegia il Bocuse d'Or Europa 2018, concorso di alta gastronomia sponsorizzato da S.Pellegrino. Una competizione in cui la Scandinavia ha letteralmente spazzato via i concorrenti: al secondo posto troviamo infatti la Svezia, seguita dalla Danimarca sul gradino più basso del podio.
Il trittico nordico si unirà ai team di Finlandia, Francia, Belgio, Ungheria, Islanda, Regno Unito, Italia e Svizzera alla Grand Finale del Bocuse d’Or che si terrà a Lione nel gennaio 2010.
Ad aprire la cerimonia di premiazione un doveroso tributo a Paul Bocuse, padre della gastronomia francese oltre che fondatore della competizione, scomparso lo scorso gennaio e qui ricordato dal figlio Jerome Bocuse, che ha esordito commentando la finale europea come “due giorni meravigliosi”.
BOCUSE D'OR EUROPA 2018 | IL VINCITORE
Il golden team che ha trionfato, formato da Christian André Pettersen (che ricordiamo per essere stato uno dei tre super finalisti di S.Pellegrino Young Chef 2015), il commis Havard Andre e coach Gunnar Hvarnes ha nettamente prevalso nella competizione, battendo di ben 5 punti i rivali più vicini della Svezia. Mentre chef Pettersen, quasi intimorito dall’attenzione mediatica ricevuta per la vittoria, si è dedicato al momento delle foto, il suo coach ha colto l’occasione per rievocare la sua vittoria di 25 anni fa, tra sorrisi e l’intenzione di supportare il “grande talento” norvegese in quella strada #roadtolyon del 2019.
Il loro piatto vincente “piatto sul tema” è stato un insieme di numerosi elementi, incluso un “golden egg" - un uovo poché ripieno e condito con polline di finocchio, servito su patate e burro chiarificato, verdure primaverili a base di zucchine al forno accompagnate da un’emulsione alle erbe, asparagi e crema di limone e servito con un’insalata di asparagi temperata con Castelmagno Aligoté - caviale di funghi - e patate croccanti con una cremosa salsa Hollandaise. Altra creazione che è valsa al team la vittoria, ha visto invece un vassoio ispirato dalla primavera artica norvegese, in cui il sole di mezzanotte fa il suo ritorno al Circolo Polare. Protagonista del vassoio la fassona di Chateaubriand, condita con germogli e fiori artici.
Foto: Studio Julien Bouvier
BOCUSE D’OR EUROPA 2018 | TUTTI I PREMI
Ma i premi non sono finiti qui, perché sono stati altri i riconoscimenti assegnati durante la cerimonia finale:
Premio Miglior Commis, andato all’Italia e a Curtis Mulpas, che si è detto "onorato di ricevere questo premio nella sua terra d’origine",
Premio Piatto Speciale andato invece al team francese composto dallo chef Matthieu Otto, commis Louis de Vicari e al coach Romuald Fassenet.
Premio Vassoio Speciale andato al team Finlandese composto dallo chef Ismo Sipelainen, commis Johan Kurkela e il coach Eero Vottonen.
BOCUSE D’OR EUROPA 2018 | gli eventi del giorno
Il secondo giorno di quello che - a detta di tutti - è il concorso gastronomico più prestigioso del mondo è stato denso di eventi, a cominciare dal calore e il tifo di incoraggiamento dei supporter provenienti da tutto il mondo, tra cui Russia, Svezia, Croazia, Finlandia, Danimarca, Italia, Bulgaria, Estonia e Turchia, che dagli spalti del Lingotto Fiere di Torino hanno saputo dimostrare tutta la loro vicinanza ai rispettivi team.
Prevedibile, forse, ma questo giorno sembrava quasi destinato al trionfo dei titani della cucina nordica; la Norvegia (Oro nel 2016), la Svezia (Oro nel 2014) e la Danimarca (Oro nel 2010) si sono sfidate in un tête-à-tête all’ultimo colpo.
E anche se la cucina nordica ha trionfato, un calore speciale è stato indirizzato allo chef italiano Martino Ruggieri, supportato da una tifoseria tanto esuberante quanto viva e accompagnato da un team bene assortito. Ruggieri ha voluto presentare una creazione che gli ricordasse l’infanzia e i piatti che caratterizzano le sue origini; largo quindi a un polpo incredibile, conchiglie e lische, per un risultato davvero sorprendente.
Presidente del concorso e festeggiato Jerome Bocuse è stato accolto ha voluto omaggiare tutti i partecipanti commentando “questo non è il mio giorno, questo è il giorno in cui gli chef giungono qui da tutta Europa … Che location fantastica e che risultati abbiamo visto in questo concorso negli ultimi trent’anni. Non credo che mio padre avrebbe mai immaginato che un giorno il concorso che porta il suo nome potesse arrivare a questo punto. Grazie di cuore a tutti, ci vediamo a Lione”. Altri commenti commossi e orgogliosi sono arrivati da Tamas Szell che ha ricordato “la difficoltà della competizione" mentre chef Carlo Cracco si è detto “orgoglioso di essere parte di una grande famiglia”.
Anche la Russia ha trionfato durante la competizione, soprattutto per lo spettacolare “piatto a tema”. Tutti i 23 chef della giuria hanno infatti fotografato, annusato e assaggiato ognuno dei 20 piatti del team russo. Mentre la giornata volgeva ormai al termine, la folla di spettatori si è riunita attorno alla cucina della Danimarca, guidata dal coach Rasmus Kofoed e inondata dal profumo di rosmarino affumicato del vassoio dell’Estonia.
Presente anche Matthew Kirkley, vincitore statunitense del Bocuse, che ha commentato, “che si vinca o si perda, quello che conta è fare del proprio meglio…spendiamo mesi ad affinare una task specifica - finalmente abbiamo l’occasione di presentarla al mondo intero”. Positivamente colpito dalla controparte europea, Kirkley ha aggiunto: “Ogni paese porta con sé e al Bocuse d’or la propria cultura, mentalità e senso dell’organizzazione”.
BOCUSE D’OR, CONTINUA LA #ROADTOLYON
Gli 11 team europei sono ormai sulla #roadtolyon, dove nel gennaio 2019 avrà luogo la finale del Bocuse d’Or. Lì sfideranno i 22 team provenienti dall’America Latina, il Nord America e l’Asia. Per rivivere l’emozione della finale europea non perdetevi il racconto del primo giorno.