Con una warm-up straordinaria, Torino celebra il Bocuse d'Or e la finale europea che si svolgerà nella capitale sabauda il prossimo giugno. La competizione, voluta dallo chef francese Paul Bocuse, dopo aver coinvolto i cinque continenti nelle finali locali, giunge ora a un punto chiave: la sfida europea verso la Grand Finale di Lione, prevista nel 2019. Mentre la selezione europea entrerà nel vivo l'11 e il 12 giugno, la città di Torino vivrà di cultura e arte con il programma Bocuse OFF che dall'8 al 16 giugno animerà i musei e le piazze cittadine.
A dare ufficialmente il via al Bocuse d'Or, una conferenza stampa a Palazzo Madama, in cui è stata presentata in anteprima una mostra speciale dedicata al Padre della Gastronomia Italiana Contemporanea, il Maestro Gualtiero Marchesi.
Un vero e proprio omaggio a Marchesi, declinato in un allestimento realizzato in collaborazione con la GAM, in cui alcune delle creazioni culinarie senza tempo di Marchesi vengono accostate a opere di Lucio Fontana e Piero Manzoni, artisti molto amati dal Maestro. "Con questo allestimento vogliamo sottolineare come arte e cucina rappresentino un connubio straordinario", ha commentato Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. "Siamo arrivati al momento tanto atteso, il Bocuse d'Or, che per la prima volta si svolge nell'Europa meridionale. Da questa finale uscirà lo chef che poi andrà a giocarsi il tutto per tutto nella finale di Lione. Oltre al Bocuse d'Or negli stessi giorni si svolgerà anche il Campionato di Pasticceria (Coupe du Monde de la Pâtisserie), mentre fuori dai laboratori e dalle sale dedicate alla finale, andrà in scena la cultura con Bocuse OFF, un fittissimo programma di mostre - recentissima l'inaugurazione di una mostra a Palazzo della Borsa, dedicata alla narrazione dei grandi cuochi - e non mancheranno masterclass dedicate ed eventi diffusi nelle piazze. "Questo per coinvolgere tutti, non solo gli addetti ai lavori".
BOCUSE D'OR: IL CONCORSO
E mentre il finalista italiano Martino Ruggieri, supportato dal suo team, sta mettendo a punto gli ultimi dettagli, a Palazzo Madama non sono mancate alcune anticipazioni importanti. A prendere la parola Florent Suplisson, Direttore eventi gastronomici GL Events Francia: "Il Bocuse d'or è un concorso che ha tutte le caratteristiche di un evento sportivo, per l'impegno richiesto. Ma il Bocuse vuole anche ribadire come la cucina sia anche e soprattutto cultura".
La giuria europea chiamata a esprimersi sul lavoro dei finalisti provenienti da ben 24 paesi sarà composta da: Jérôme Bocuse, che sta portando avanti il lavoro del padre, Enrico Crippa, colui che ha fatto sì che anche l'Italia avesse la sua Accademia per preparare al meglio il proprio finalista alla sfida europea, ma anche Carlo Cracco e Tamās Szēll, chef vincitore della scorsa edizione.
Non sono mancate le novità: introdotto un ingrediente a sorpresa obbligatorio e che ogni chef dovrà impiegare nelle proprie preparazioni, svelato alla vigilia del concorso. Ma non solo, perché ai finalisti verrà richiesto un nuovo impiattamento che rispetti la tradizione italiana. Così dunque la prova del vassoio prevederà un sottopiatto, un piatto, un contorno (obbligatorio) e una salsa, brodo o olio. "È un esercizio interessante per gli chef europei, abituati in misura minore all'impiego del contorno, tipicamente italiano. Agli chef finalisti chiediamo di creare la propria cucina, ma alla maniera italiana", ha aggiunto Florent Suplisson.
BOCUSE D'OR: OFF
Un concorso, ma anche un trampolino di lancio per Torino Capitale del Gusto, sottolineato anche dalle iniziative organizzate in città. Previste infatti talk di Corrado Assenza, Matteo Baronetto, Pino Cuttaia, Loretta Fanella, Pietro Leemann, Iginio Massari e molti altri. Il concorso francese ha portato dunque nel capoluogo piemontese una ventata di Europa, ma "si tratta di un'occasione unica per l'Italia" ha dichiarato Enrico Crippa "per esprimere i suoi valori e la sua cultura gastronomica". Cucina come arte, arte come cucina: è da questa proporzione quasi matematica, che muove il programma messo a punto a Torino e muove soprattutto lo sforzo italiano per la finale europea. "Marchesi ha sempre dato un input ai suoi allievi: pensate e create con la testa prima che con la pancia. È questa la consapevolezza che vorremmo portare anche nel nostro concorso" ha concluso Luciano Tona, Direttore dell'Accademia Bocuse d'Or Italia.
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