In un'edizione della Guida Michelin che ha visto il trend positivo di chef e ristoranti del centro-sud, primo fra tutti il neo tristellato Niko Romito, due nuove stelle si fanno notare rispettivamente in Sicilia e Campania: il bistellato Vincenzo Candiano, chef del ristorante Locanda Don Serafino, e Giuseppe Iannotti, prima stella per il Sannio con il suo ristorante Kresios.
Ancora un po' incredulo, Candiano sapeva di aver lavorato bene ma non si aspettava questo riconoscimento: "Ora abbiamo una grossa responsabilità", ha spiegato lo chef 34enne subito dopo l'annuncio: "Nel mondo della ristorazione i cambiamenti sono rapidi, dobbiamo lavorare per stare al passo e mantenere ciò che ci è stato riconosciuto. E poi la seconda stella è la più pericolosa: è difficile prenderla, è facile perderla".
Non è invece sorpreso Giuseppe Iannotti - la sua era una stella già annunciata e "promessa" nella guida 2013 - ma non per questo meno emozionato: il suo Kresios di Telese Terme, provincia di Benevento, è il primo ristorante stellato del Sannio. Una grossa responsabilità, soprattutto nei confronti del territorio: "La stella Michelin non accende una luce, accende un lampione sulla ristorazione della nostra zona - ha commentato Iannotti subito dopo la premiazione - Sono ansioso di sapere come reagirà proprio il mio Sannio, una zona in cui ancora non è radicata la cultura dell'alta cucina di qualità".
E quando gli si chiede cosa cambia, per uno chef, con la prima stella rossa ricamata sulla giacca bianca, Iannotti non ha dubbi: "Ricevere la prima stella significa lavorare per arrivare alla terza: iniziando da già domani, puntando alla seconda".
Tra gli altri Sognatori del Gusto, giovani chef italiani che hanno fatto del talento e della creatività la loro cifra distintiva, hanno mantenuto la Stella Michelin già conquistata in passato Lorenzo Cogo, Roy Caceres, Cristina Bowerman, Michelino Gioia, Matias Perdomo, Alberto Faccani, Marianna Vitale.