Still life, o se volete nature morte: negli anni questo stile di rappresentazione, pittorico e fotografico, ha subito tante di quelle evoluzioni che è difficile tenerne traccia. Quello che sappiamo, però, è che ultimamente la food art e la food photography si stanno sbizzarrendo con nature morte del tutto innovative, che mettono al centro alimenti considerati banali, che grazie a colori e accostamenti, rivelano la loro natura inaspettata.
Veterano in questo senso Florent Tanet, classe 1987, fotografo francese che con un minimalismo disarmante trasforma della semplice frutta o delle verdure in scatti che restituiscono un simposio di forme e colori.
Non è da meno Vanessa McKeown, che come Florent ama gli sfondi color pastello, ma che gioca anche con altri elementi per dare un tocco di umorismo al suo lavoro. I suoi still life sono un mix di elementi che rendono visivamente interessanti delle normali noci di cocco o dei cavolfiori.
Sarah Anderson per le sue nature morte, invece, si affida totalmente al colore e alla geometria.
E still life sicuramente sui generis sono quelli di Maciek Jasik, fotografo conosciuto nell'ambiente editoriale, che ha ripensato alla frutta e alla verdura in modo eccentrico, o come lui definisce meglio "bizzarro".
Date un occhio a tutti questi lavori e ripensate agli still life.
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