Da quando sono iniziate le misure per contrastare la diffusione del Coronavirus, tutti hanno notato la resilienza, la reattività e il rispetto dimostrato dal settore della ristorazione.
I ristoranti sono stati tra i primi a chiudere, ma anche i primi a reinventarsi e ad avviare iniziative sociali di gruppo insieme alle rispettive comunità. Anche se i cartelli sulla porta avvisavano della chiusura, la ristorazione non si è mai davvero fermata.
Contemporaneamente non sono mancate le riflessioni, i dibattiti, e le osservazioni. Sebbene il colpo sia duro e devastante, questa è l'occasione per riflettere, analizzare e fissare nuovi obiettivi per un settore che si è sempre evoluto.
Ecco perché Fine Dining Lovers ha deciso di promuovere questa indagine, un sondaggio cui vi chiediamo di partecipare cliccando qui sotto.
L'obiettivo è capire l'impatto reale che il Coronavirus ha avuto sul mondo della ristorazione, ma anche cercare di offrire una panoramica su come una Fase 2 o una Fase 3 possano essere gestite al meglio. Se e quali possono essere le nuove opportunità di lavoro e organizzazione, cosa serve per iniziare un percorso più sicuro e solido, cosa aiuterebbe a dare sollievo alla categoria e a tutti coloro che ne fanno parte, chef, camerieri, ristoratori, in questo momento di chiusura o solo parziale riapertura.
Allo stesso tempo, condurremo un sondaggio con il nostro pubblico di appassionati di fine dining per capire come questo periodo di serrata ha cambiato le loro abitudini, cosa manca loro di più dei ristoranti, quanto velocemente intendono tornare a cenare fuori e cosa si aspettano dai ristoranti quando le chiusure saranno revocate.
Ci auguriamo che le informazioni provenienti da entrambi questi sondaggi offriranno risultati utili e d'ispirazione per l'industria dell'ospitalità.