Cosa mangeremo nel 2019? E' proprio questo il momento dell'anno in cui facciamo le nostre previsioni sulle tendenze che ci accompagneranno nel nuovo anno.
Siete pronti a scoprire tutti i food trend del 2019? Venite con noi!
I FOOD TREND DEL 2019
Le proteine dei piselli
Il mercato delle proteine alternative è in continua evoluzione. Basti pensare alla recente apertura di Beyond Burger a Bologna, la prima hamburgeria in Italia che vende hamburger di "finta carne", fatti al 100% con proteine vegetali. La novità del 2019 saranno le proteine tratte dalla macinazione dei piselli secchi, ottime per coloro che seguono una dieta vegana o vegetariana. Questo tipo di proteine vengono utilizzate molto nel settore fitness, ma verranno utilizzate sempre di più per creare prodotti innovativi come maionese, latte, yogurt o gelati. Ben & Jerry's, la nota azienda che produce gelati, ad esempio, ha lanciato di recente un dessert gelato fatto proprio, avete indovinato, con proteine di piselli.
I ristoranti "delivery - only"
L'ascesa del mercato delle consegne a domicilio - i player più importanti in Italia sono Glovo e Deliveroo - sta ispirando l'innovazione anche nel settore della ristorazione. Nel 2019 vedremo l'apertura di ristoranti "senza insegna", in pratica laboratori che prepareranno cibo destinato esclusivamente alla consegna a domicilio. Niente più sedie, tavoli, mattoni e servizio in sala: chissà se anche i grandi chef coglieranno l'occasione per cavalcare il trend dei ristoranti "a sola consegna" con i loro piatti di alta cucina.
La tecnologia blockchain
La tecnologia blockchain, sviluppata con l'avvento della "valuta criptata", è essenzialmente un database rigido e completo di transazioni, vendite, e movimenti di valuta all'interno della blockchain (letteralmente "catena di blocchi"). Il database è progettato per essere molto preciso e trasparente, un modo semplice per monitorare i movimenti. Questo sistema di tracciabilità inizierà ad essere usato sempre di più nel mondo alimentare, per vedere il percorso esatto che ha fatto un prodotto, dalla materia prima fino alla consegna sullo scaffale del supermercato. La trasparenza è una domanda crescente dei consumatori consapevoli e questo, unito alla nuova tecnologia, porterà a un nuovo e più alto livello di tracciabilità.
L'affumicatura (intelligente)
Ebbene sì, l'uso dell'affumicatura continuerà anche nel 2019. Ma attenzione, la sfida sarà rendere sempre più il fumo un "sapore", bilanciandolo senza eccessi. La barbabietola, ad esempio, può essere resa molto più dolce e meno "terrosa" dall'utilizzo intelligente del fumo, il ceviche può diventare esaltante grazie al pak choi carbonizzato e mescolato alla salsa. Vedrete che nel 2019 gli chef riusciranno a portare questo sapore verso nuove vette gourmet.
Il ritorno del burro
Il burro sembra andare e venire in cucina in base alle diverse "maree" delle varie diete che lo osannano o lo denigrano. Se siete golosi, potete tirare un sospiro di sollievo: il burro, quello buono (di malga o fatto in casa) sarà sempre più presente nei piatti degli chef e sempre più sulle tavole insieme al pane appena sfornato. E poi le sue variazioni: burro alle erbe, burro fermentato, burro di miso, burro di noci e chi più ne ha, più ne metta. Il burro diventerà l'ingrediente per saltare le verdure e per aggiungere nuova profondità agli stufati o alle zuppe. Siete contenti?
Le verdure
Sembra scontato, ma non lo è: il 2019 sarà davvero il tempo delle verdure. Sono sempre di più le persone "flexitarian", cioè che scelgono di "diventare" vegetariane solo per alcuni giornio a settimana - ad esempio il lunedì o il venerdì - per motivi di salute. Inoltre, non dimentichiamo, la scelta è anche etica, visto l'impatto che la produzione massiva di carne ha sul Pianeta. L'Università di Annenberg ha inoltre confermato la "teoria del punto di non ritorno del 25%". Quando si supera questa percentuale, infatti, la minoranza di persone che scelgono diete vegetariane può diventare così significativa da influenzare le scelte della maggioranza. I ristoranti si stanno adeguando e diventano sempre di più i menu completi per vegetariani. Anche lo chef Alain Ducasse è tornato ad essere 100% vegetariano.
Cucinare per una buona causa
La gastronomia sociale è arrivata per restare. Nel 2018, Jose Andres è stato nominato per il premio Nobel per la pace, Massimo Bottura ha nutrito migliaia di persone trasformando in ottimi e nutrienti piatti il cibo che era destinato ad essere gettato e e entrambi hanno fortunatamente ispirato una serie di giovani chef che hanno fatto dell'antispreco la loro bandiera. Di recente Dani Giusti, ex chef del Noma, si è messo alla guida di una brigata di chef che cucineranno pasti scolastici in America. Inoltre, nel 2019, continuerà a cementarsi l'idea che il cibo è condivisione, crea movimento e può essere il veicolo per messaggi sociali e per cambiare il mondo.
Gli insetti
Sembra che sarà il loro anno: il 2019 vedrà finalmente gli insetti diventare un ingrediente mainstream. La gigantesca catena di supermercati Sainsbury's nel Regno Unito, ad esempio, ha appena iniziato a mettere in commercio uno snack proteico a base di insetti, chef come Rene Redzepi e Alex Atala hanno già contribuito a renderli più accessibili, i Governi e le Associazioni li definiscono la perfetta fonte di proteine sostenibile. Al momento, l'Unione Europea è un po' confusa sulla legislazione e sulla classificazione degli insetti, ma speriamo che arrivi presto una regolamentazione che permetta di aprire il mercato a questo ingrediente. Un giorno, magari, sarà normale mangiare insetti a colazione.
La cannabis
L'ascesa della cannabis è continua e l'industria alimentare sta pensando a come inserirla in diverse tipologie di prodotti alimentari. Ma a noi, invece, interessano i nuovi sapori che possono derivare dalle diverse varietà di cannabis usate come "erba aromatica" in cucina. Inoltre è in fase di studio l'estrazione dei terpeni, biomolecole che non hanno proprietà psicoattive e che potrebbero aprirci una nuova "dispensa" di sapori sconosciuti, dalla "banana alla fragola" fino al "bocciolo di arancia". Siete pronti alle nuove note aspre, dolci, speziate e pepate che si possono trovare nelle migliaia di diverse varietà di cannabis?
Il miso
E' un probiotico naturale e un ingrediente da tenere d'occhio sullo scaffale del supermercato. Le vendite di miso sono in modo significativo nel 2018 (ad esempio del 28% nellacatena di supermercati Waitrose). Sicuramente non perché improvvisamente le persone si sono messe a fare il ramen in casa, ma perché il miso viene usato come esaltatore di sapidità di altri ingredienti. Questa pasta di fagioli di soia fermentati, infatti, è perfetta per dare un tocco di delizioso alle verdure e sa creare profondità di gusto se usata correttamente nelle salse.
I nuovi semi
Se il motto del 2019 è "tracciabilità", siamo certi prenderà sempre più piede la tendenza che gli chef controllino la filiera fino dal seme: non più solo rapporti diretti con i produttori, infatti, ma la stretta collaborazione tra lo chef e il coltivatore per produrre varietà più sane, deliziose e nutrienti di frutta e verdura. Un esempio? Row7, la società di semi e semenze dello chef Dan Barber e del coltivatore Michael Mazourek: il dialogo tra i due ha portato alla creazione di nuove varietà di semi, come l'898 Squash, che dà vita a una zucca speciale. Questo trend è davvero entusiasmante e ci aspettiamo che sempre più chef vi partecipino.
Le bevande non alcoliche
Stiamo parlando di mixology. Gli chef hanno certamente contribuito alla tendenza, sperimentando abbinamenti non alcolici con le loro creazioni: sciroppi, tè e uso controllato della fermentazione per creare bevande uniche e senza alcol. Ora è il momento delle sode e delle acque toniche fatte in casa, oltre che di tutti i tipi di tè, speziati, acidi, saporiti e arricchiti con infusioni particolari. I gusti più di tendenza? Nel 2019 la carta dei drink dei migliori mixology bar e ristoranti vedranno bevande senza alcol (o a basso contenuto di alcol) dove i protagonisti saranno lo yuzu, il cedro, il lime, l'arancio e il bergamotto.