Anti. Una super-spezia con proprietà sulla salute varie, potenti e comprovate. È innanzitutto antinfiammatoria, antiossidante, antitumorale. Inoltre ha azione depurativa, digestiva, cicatrizzante, seboregolatrice. Protegge dalle patologie neurodegenerative e dal rischio d’infarto. Ed è anti-colesterolo cattivo. Qui ve ne parliamo meglio.
Bellezza. La curcuma si utilizza anche in varie ricette beauty. Per esempio nelle maschere per il viso, per pelle fresca e senza punti neri: 1 cucchiaio di curcuma, 1 di miele, 1 di succo di limone, 15 minuti di tempo.
Curry. La curcuma è uno degli ingredienti della stragrande maggioranza dei curry, tra cui il gulay indonesiano-malese, e anche della senape.
Dessert. Se l’uso prevalente è nelle pietanze salate, la curcuma fresca grattugiata è ottima per condire macedonie e per i topping dei dessert. Fantastica poi la crema pasticcera alla curcuma.
Emperor. È una delle varietà di pianta della curcuma, come anche la Queen Lily o la Jewel of Thailand: fanno un fiore bellissimo, e sono molto facili da mantenere. In inverno vanno in una sorta di “letargo”.
Fresco. La curcuma fresca, il cui sapore è molto intenso rispetto alla versione secca in polvere, è quella da privilegiare per mantenere integro il suo principale principio attivo, la curcumina.
Giallo oro. Se il rizoma è arancio brillante, la sua polvere è dorata, e molto colorante. La spezia è alla base del trendy “golden milk”, il latte – vegetale o no – da essa condito e colorato, e dolcificato tendenzialmente con sciroppo d’acero. Ve ne parliamo qui.
Halud. “Ogni spezia ha un suo giorno speciale. Quello della curcuma è la domenica, quando la luce gocciola burrosa nei barattoli di latta che se ne imbevono fino a splendere, quando si pregano i nove pianeti perchè ci concedano amore e buona sorte. La curcuma, chiamata anche halud, giallo, il colore dell’alba e dello squillo delle conchiglie suonate sul far del giorno […]. Sì, sussurro, dondolando al ritmo delle parole. Sì. Sei la curcuma, scudo ai dolori del cuore, unguento per la morte, speranza di rinascita”. Da La maga delle spezie, di Chitra Banerjee Divakarumi.
India. È la patria della curcuma, con altri Paesi e regioni dell’Asia meridionale, come la Malesia. La pianta cresce nel clima tropicale, tra 20°C e 35°C, in zone caratterizzate da elevata piovosità.
Libano. È la patria dello Sfouf, un dolce semplice fatto con semolino, curcuma, zucchero e pinoli.
Marco Polo. La storia della curcuma è antica, e già Marco Polo descriveva questa spezia nel 1280 nel suo Milione.
Nagra. Parminder Nagra è l’attrice protagonista della commedia sportivo-romantica Sognando Beckham in cui protagonista culinario è l'Aloo gobi, piatto Punjabi di patate e cavolfiore, giallo di curcuma. Nel DVD la regista Gurinder Chadha offre un extra in cui lo prepara.
Over 70. Sono oltre 70 le patologie che il consumo di curcuma aiuta a combattere, e gli studi scientifici sulle sue proprietà non fanno altro che aumentare.
Pepe. La peperina, il principio attivo del pepe nero, supporta ed esalta i valori della curcumina. L’abbinamento di queste due spezie in cucina è dunque ottimale per la salute. Anche l’abbinamento con the verde e grassi facilita l’assorbimento della curcuma.
Quảng style noodle. Un piatto proveniente dall’omonima provincia vietnamita, a base di pasta di riso, i cui ingredienti principali sono curcuma, gamberi, maiale o pollo.
Ras el hanout. È il garam masala magrebino, che tipicamente contiene 12 spezie tra cui, ovviamente, la curcuma.
Secolo XIX. È l’epoca in cui il Colombo, variante antillese del curry, diviene parte integrante della cucina tradizionale delle isole caraibiche. La curcuma ne è spezia fondamentale, insieme ad altre, anche locali, come il peperoncino jamaicano.
Tint. Nota pianta da tintura, la curcuma è utilizzata dall’industria tessile per tingere cotone, lana e seta. Tradizionalmente usata per le vesti giallo-arancio dei sadhu e dei monaci buddisti, tingeva anche il peplo degli antichi greci indossato durante le Panateneee, la festa religiosa più importante dell’antica Atene.
Una spezia, mille ricette. Se la parte più usata in cucina è il rizoma, in alcune regioni indiane se ne utilizzano anche le foglie, che danno un sapore particolare alle pietanze. Per esempio per preparare il Patoleo, la torta di foglie di curcuma tipica di alcune festività hindu, ottenuta mischiando riso, jaggary e cocco grattugiato, il tutto avvolto in foglie di curcuma, cotte poi al vapore. Tutt gli stufati persiani, chiamati Koresh, si ottengono da una base di cipolle caramellate con curcuma. Il Piccalilli è invece una ricetta di condimento a base d’aceto composta di verdure a pezzetti e spezie: discende dai pickles indiani ed è diffusa in Belgio, Usa e Regno Unito. In quest’ultimo paese viene venduto sotto forma di conserva, da accompagnare ai piatti principali, di color giallo vivo a causa della forte dosa di curcuma che contiene. Qui vi suggeriamo altre ricette a base di curcuma.
Versatile. Dal gusto pungente e amaro, con sentori di arancio e zenzero e un retrogusto vagamente muschiato, la curcuma si accompagna bene a una varietà quasi infinita di piatti. Verdure, carni bianche, pesci e molluschi sono tra gli abbinamenti migliori.
Zafferano. La curcuma si usa spesso per dare il “color zafferano” alle pietanze. A livello economico, infatti, le due spezie sono agli antipodi: tanto è caro l’uno, quanto è economica l’altra. Viene infatti detta anche “zafferano dei poveri” o “zafferano delle Indie”.