È Davide Dargenio il Miglior Sommelier d’Italia 2018 per ASPI (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana), classe 1990 impegnato presso Le Berceau Des Senses, Ecole Hôtelière a Losanna.
A premiare il miglior sommelier d’Italia è il presidente ASPI, Giuseppe Vaccarini a sua volta vincitore del titolo di Miglior Sommelier del Mondo A.S.I. a Estoril (Portogallo) nel 1978. Tra i membri della giuria, oltre a Vaccarini, sono molti i nomi importanti nel settore della ristorazione e dell’enologia tra cui Viviana Varese, chef del ristorante Alice, Piero Settanino vincitore del titolo di Miglior Sommelier al Mondo nel 1971 e Konsantinos Stavroulakis, Miglior Sommelier Italiano ASPI nel 2016.
La cornice è quella dell’elegante Gran Visconti Palace Hotel di Milano che ha ospitato l’intera iniziativa - sponsorizzata da S. Pellegrino e Acqua Panna - e i dodici i candidati al concorso di questa edizione in una due giorni ricca di degustazioni, masterclass e complesse prove di degustazione. La sfida finale di domenica 7 ottobre, ha visto impegnati due preparatissimi finalisti oltre a Davide Dargenio: Paolo Saccone nato nel 1985, sommelier del Dedes Group di Sydney (secondo classificato) e Salvatore Castano classe 1990, sommelier del Mash di Londra che si è guadagnato il terzo posto.
La competizione finale ha sfidato naso e palato dei concorrenti attraverso sei prove olfattive e gustative: dall’abbinamento cibo-vino, la prova più complessa secondo il vincitore, fino alla degustazione di distillati. Non è mancata la degustazione di caffè, la decantazione commentata e l’abbinamento birra-cibo su un intero menu di sei portate compreso il dessert.
“Il sommelier è una figura di grande importanza che purtroppo in Italia non viene ancora valorizzata al meglio. È necessario che i titolari dei ristoranti comincino a capire che il sommelier non è un peso finanziario per il ristorante, ma un investimento di grande valore”, commenta così Davide la sua meritata vittoria, guadagnata con determinazione e tanto studio.