Stare chiusi in casa in quarantena non vuol dire necessariamente dover rinunciare ai piaceri della vita e del buon vino. Ecco perché, la Maison Krug, ha rotto gli indugi e in modo unconventional ha voluto presentare la sua ultima Grande Cuvée al mercato italiano. Si tratta della prima presentazione di un nuovo champagne in Italia in tempi di quarantena con modalità online.
Come si fa una degustazione di vino online?
Dalle crisi nascono opportunità. E questo è uno di quei casi che ci fanno riflettere su possibili nuovi modi di pensare le degustazioni di vino. Certo, manca l’aspetto umano, ma a livello “tecnico” si può dire che l’esperimento è perfettamente riuscito. L’incontro online è avvenuto attraverso la piattaforma Zoom, che permette di creare una sala virtuale per una videochat con più persone. All’incontro hanno partecipato Olivier Krug, direttore della Maison e sesta generazione, Julie Cavil, Chef de Caves, Francesca Terragni, direttore marketing e comunicazione Moët Hennessy Italia e Carola Braggio, brand manager.
Foto: Olivier Krug, Direttore della Maison e sesta generazione
Tutti davanti allo schermo, con a portata di mano la bottiglia da degustare. Video e audio hanno funzionato alla perfezione. In fondo, bisogna ammettere che, restando a casa propria, si è potuta mettere in atto una degustazione tecnica con grandi professionisti da tutto il mondo, senza muoversi di un passo. Chissà che un domani, questo tipo di degustazioni online non possano diventare momenti di condivisione per wine lovers collegati da tutto il mondo.
La situazione delle Krug Ambassade in Italia
La degustazione online è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione-champagne in Italia ai tempi del Covid-19. “Ieri ho incontrato i titolari e i referenti delle Krug Ambassade sempre sulla piattaforma di Zoom, un circuito di ristoranti e enoteche in Italia di fascia alta e gourmet – spiega Francesca Terragni, Direttore Marketing e Comunicazione di Moët Hennessy Italia -. Li ho trovati tutti carichi, positivi e con tanta voglia di fare. Non avevamo mai vissuto due mesi di stop, nemmeno nei momenti più bui. Per la ripartenza, il primo passo sarà capire quali saranno le date di riapertura dei ristoranti nelle diverse regioni. Sicuramente, la Ambassade saranno i nostri clienti privilegiati nella fase di ripartenza e stiamo pensando a come premiare la loro fedeltà".
Foto: Francesca Terragni, Direttore Marketing e Comunicazione di Moët Hennessy Italia
"Sicuramente questi ristoranti ed enoteche, essendo di fascia alta, hanno già un numero di coperti ridotti e sarà più facile mettere in atto il distanziamento sociale - continua Terragni -. Per fortuna, il morale è rimasto alto e ora sentiamo ancora di più il desiderio di ricominciare. Di solito lo champagne in generale, e Krug in particolare, sono sempre stati prodotti anelastici alla crisi. Oggi è davvero complesso fare previsioni, ma visto che in questa quarantena siamo diventati tutti bravissimi chef, non sottovaluteri l’aumento di consumo in ambito domestico”.
La vita in Champagne ai tempi del Covid-19
Ma come si vive nella regione della Champagne questo momento di crisi? “La vita nella Champagne non si è mai fermata – racconta Julie Cavil, Chef de Caves -. Stiamo lavorando bene. Il lavoro a contatto con la natura, con le dovute precauzioni, non si ferma e non si può fermare. La natura richiede costanza e dedizione, non può essere abbandonata. Stiamo cogliendo questa occasione per imparare a stare comunque vicini ai vignerons, anche a distanza, attraverso confronti attraverso piattaforme di videochat. Pensiamo al futuro, in fondo, in questo settore siamo abituati a pensare “dieci anni avanti”. Continueremo a lavorare in team per concentrare in una bottiglia tutte le meravigliose caratteristiche del terroir della champagne”.
La voce dell’imprenditore bresciano: “Siamo fiduciosi, ma il Governo deve dirci cosa fare”
Tra gli Ambassador che hanno partecipato agli incontri online per parlare della Cuvée e del futuro, anche Alessandro Lanzani, titolare di due locali a Brescia, Lanzani Bottega & Bistrot e Laboratorio Lanzani. Nella sua cantina, spesso premiata dalle Guide, più di 800 etichette. “Ho più di 35 dipendenti e per chi ha fatto investimenti importanti nella ristorazione, stare qui ad aspettare con le mani in mano è come stare sul patibolo. A Brescia la situazione è stata, purtroppo, particolarmente drammatica dal punto di vista sanitario. Noi imprenditori avremmo bisogno che il Governo ci dicesse non tanto il giorno esatto in cui riapriremo – capisco possa essere difficile la previsione – ma, fin da ora, come organizzarci: quanti clienti potremmo accogliere in base alla grandezza del ristorante, quali precauzioni, che tipo di impianti di areazione dovremo attivare. I business plan ed eventuali progetti di ristrutturazione o adattamenti devono essere pianificati fin da subito".
"Dal punto di vista del mercato del vino, voglio continuare a garantire la massima scelta ai miei clienti, come fatto fino ad ora - continua Lanzani-. Tra le mie etichette ho molti Champagne e devo dire che gli acquisti, durante il periodo pasquale, sono stati buoni. Ho venduto bene anche Krug, in particolare i Vintage 2002 e 2004. Mi aspetto che crescerà il numero di bottiglie consegnate a domicilio e per l’esperienza domestica. Abbiamo già reso operativa la parte food: puntiamo su piatti non complessi che siano facili da rigenerare a casa, in modo che il cibo non “subisca” il tempo del trasporto. Stanno avendo successo il galletto sottovuoto, le lasagne, le crespelle e i salumi di qualità, come il Crudo Sant’Ilario. E poi tanti formaggi, soprattutto locali, dal bagoss alla formaggella di Collio. Insomma, le persone cercano più semplicità senza rinunciare alla qualità del prodotto”.
Grande Cuvée 168ème édition: uno Champagne armonioso come una melodia
I più conoscono la passione di Olivier Krug, direttore della Maison e sesta generazione, per la musica. Ed ecco che, la nuova Grande Cuvée presentata durante la degustazione online è per lui “armoniosa come una melodia”. Ma veniamo agli aspetti tecnici.
Bisogna ricordare che le Krug Grande Cuvée nascono dal sogno di Joseph Krug, di offrire il miglior Champagne ogni anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Fin dal 1843, la Maison Krug ha onorato questa visione con una nuova Édition di Krug Grande Cuvée, un assemblaggio di 198 vini selezionati da 11 annate diverse. Il più giovane risale al 2012, mentre il più vecchio è del 1996.
La sua composizione finale è 52% Pinot Noir, 35% Chardonnay e 13% Meunier. Il riposo di circa sette anni nelle cantine conferisce un'espressione e un'eleganza notevoli.
Il punto di partenza della 168esima edizione di Krug Grande Cuvée è la vendemmia del 2012, un anno splendido ma con un raccolto limitato, a causa di una serie di eventi meteorologici che hanno colpito la regione. Durante l'inverno e la primavera del 2012, i vigneti della Champagne hanno sofferto per gelo, piogge e temporali, per poi affrontare la stagione di maturazione più asciutta dal 1974 e questo ha portato a un calo del 20% nella produzione dei grappoli.
L’assemblaggio finale raccoglie le uve dell'anno, provenienti da appezzamenti selezionati meticolosamente, unite a vini di riserva di altre 10 annate. La cura dedicata ai vigneti e l'attenzione riservata da Krug alle proprietà uniche di ciascun terreno hanno permesso di ottenere la grande espressività di questa edizione. In totale, i vini di riserva dell'ampia collezione della Maison costituiscono il 42% dell'assemblaggio definitivo, un contributo che apporta l'ampiezza e la rotondità irrinunciabili per ogni edizione di Krug Grande Cuvée.
Le note di degustazione
- Si tratta di una cuvée energica, che al primo impatto esplode con grande freschezza per poi “maturare” nel bicchiere, aprendosi a note più dolci di frutta secca.
- Colore dorato luminoso ed elegante
- Perlage finissimo e vivace
- Aromi di fiori appena sbocciati, agrumi, frutta matura e secca, come anche marzapane e pan di zenzero.
- Sentori di noce, nocciola, zucchero di canna, composta di frutta agrumata, mandorle, brioche e miele.
Gli abbinamenti gastronomici
Grande Cuvée 168ème Édition si presta a una grande varietà di abbinamenti gastronomici, dai più semplici ai più sofisticati. Ottimo come aperitivo con del un Parmigiano vacche rosse stagionato almeno 24 mesi, con un prosciutto Jabugo o un formaggio Comté stagionato o in accompagnamento a ostriche. Vi darà grandi soddisafazioni anche con piatti a base di tartufo, scampi alla griglia, cibo Indiano o Marocchino. Ottimo anche con il dessert: provatelo con una torta di carote, una tarte tatin o una cheesecake.
“Non vi nego che la speranza è venire presto in Italia per fare incontri con gli operatori di settore di persona” confessa alla fine della degustazione online Olivier Krug. In fondo, la ricerca del contatto umano è ciò che più di tutto accomuna gli amanti del buon vino e del buon cibo.