Il termine tecnico è bookzine: un prodotto editoriale a metà tra la rivista e il libro, da leggere con calma, sfogliare e risfogliare, e riporre nella libreria tra un saggio e un romanzo. A questa categoria appartiene Dispensa - Generi alimentari & generi umani, primo quadrimestrale italiano dedicato al cibo (acquistabile online, oltre che in una selezione di locali e ristoranti): dentro Dispensa ci sono le ricette e le persone, i prodotti e gli artigiani, le storie ma anche le immagini.
A crearla è stata Martina Liverani, giornalista, foodblogger e già autrice di due libri: Dieci ottimi motivi per non cominciare una dieta, e Manuale di cucina sentimentale. Parafrasando il titolo del suo primo libro, ecco cinque ottimi motivi per leggere Dispensa.
1) Ci sono gli chef...
Niko Romito - senza ombra di dubbio, lo chef del momento. E non solo per la terza stella Michelin che da poco brilla sul ristorante Reale, a Castel di Sangro: la sua appassionata energia ha dato vita anche alla scuola di cucina Niko Romito Formazione e al ristorante-laboratorio Spazio. E poi Enrico Crippa, con la ricetta del delizioso Latte + (nella foto in alto), il basco Bittor Arginzoniz, il giapponese Yoji Tokuyoshi, il finlandese Sasu Laukkonen.

2) ...e ci sono le chef.
Aurora Mazzucchelli, che ha trasformato il ristorante di famiglia a Sasso Marconi (provincia di Bologna) in uno stellato per cui gli appassionati macinano centinaia di chilometri. E anche Linzi Lemmens e Kristin Frederick, per raccontare dei food truck che portano il cibo di strada gourmet in giro per Parigi.
3) E' fatto di carta. Edibile.
Il consumo di cibo, ormai, avviene prevalentemente online. Saltiamo da un sito a un foodblog, passando per una foto Instagram o un tweet. Con Dispensa si riscopre il piacere di sfogliare pagine di carta, indugiare sui racconti e riprenderli in mano ogni volta che si ha voglia. Piccolo piacere aggiuntivo: anche la carta è edibile, fatta di scarti di frutta e noci.

4) Una 'brigata' d'eccezione.
Per questo numero 0, Martina è stata affiancata da una brigata straordinaria ed eterogenea. Lea Anouchinsky, Michela Iorio, Andrea Basti, Simone Sbarbati, Enrico Vignoli e molti altri tra giornalisti, fotografi, blogger e appassionati che hanno contribuito a creare tutti i servizi originali ed entusiasmanti di cui è fatta Dispensa.
5) Manca qualcosa? Sì, la pubblicità.
Quante volte, sfogliando una rivista, veniamo infastiditi dall’invadenza di réclame varie ed eventuali? Ecco, con Dispensa questo rischio non esiste. Non c’è pubblicità. Tutte la pagine sono dedicate solo a parole e immagini: la rivista si sostiene unicamente grazie a chi la compra.