È Marco Acquaroli il vincitore del Bocuse d'Or Italia 2016, che si è tenuto ieri e oggi al Teatro Sociale di Alba.
Lo chef, prima di arrivare al Four Seasons Des Bergues di Ginevra, ha fatto esperienze al Geranium di Copenaghen e al Piazza Duomo di Alba. Sarà lui a rappresentare il nostro paese al Bocuse Europe a Budapest.
VINCE IL CUOCO E NON IL PERSONAGGIO
Foto: ©Aromi Creativi
Una competizione che, come dice il presidente di giuria Enrico Crippa, fa emergere nei partecipanti «il cuoco, non il personaggio. Quello che cucina davvero. Tutti pensano di saper giocare a calcio, ma la maggior parte si limita a tirare calci a un pallone».
Il Bocuse, sponsorizzato da S.Pellegrino, è una competizione focalizzata sulla tecnica e sulle basi classiche dell'alta cucina, dove «si mostra una parte del lavoro che si è persa nel tempo. La presentazione sul vassoio, ad esempio: prospettiva, eleganza, tecnica».
LA GIURIA E TUTTI I FINALISTI DEL BOCUSE D'OR ITALIA 2016
Foto: ©Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero
Insieme a Crippa, nella giuria c'erano il presidente Bocuse Italia Giancarlo Perbellini, il vincitore in carica Orjan Johannessen e un dispiegamento straordinario di chef italiani: Matteo Baronetto, Enrico Bartolini, Andrea Berton, Francesco Bracali, Riccardo Camanini, Filippo Chiappini, Giovanni Ciresa, Enrico Derflingher, Nino Di Costanzo, Gennaro Esposito, Anthony Genovese, Oliver Glowig, Antonio Guida, Giuseppe Mancino, Valentino Marcattilii, Riccardo Monco, Alessandro Negrini, Martin Obermarzoner, Davide Oldani, Piergiorgio Parini, Valeria Piccini, Marco Sacco, Claudio Sadler, Emanuele Scarello, Maurizio Serva, Massimo Spigaroli, Luisa Valazza, Gianfranco Vissani, Gian Piero Vivalda.
I dodici finalisti invece erano: Marco Acquaroli, Lorenzo Alessio, Riccardo Bassetti, Debora Fantini, Francesco Gotti, Andrea Alfieri, Daniele Lippi, Giovanni Lorusso, Michelangelo Mammoliti, Leonardo Marongiu, Stefano Paganini, Giuseppe Raciti.
In questi due giorni hanno dato tutti un'encomiabile prova di serietà, disciplina e perseveranza, entrando in pieno nello spirito altamente competitivo che è proprio della sfida. Ma alla fine è stato Acquaroli a guadagnarsi l'onore di rappresentare l'Italia e, chissà, magari portare il nostro paese fino al Bocuse d'Or di Lione a gennaio 2017.
Altri premi assegnati sono stati quello per la miglior ricetta di pesce, andato a Debora Fantini, l'unica donna in gara, e quello per il miglior piatto di carne andato a Francesco Gotti.
Ora ad Acquaroli restano cinque mesi per allenarsi. Un tempo sufficiente per arrivare al Bocuse d'Or Europe di Budapest, il 10 e 11 maggio 2016, con le armi sufficienti per affrontare i 20 candidati da altrettanti paesi europei.
Il consiglio di Orjan Johannessen ai candidati? «Focalizzatevi sul gusto. La presentazione arriva dopo, il sapore è quello che conta. Non fatela più complicata di quello che è».