È Edoardo Fumagalli il finalista italiano di S.Pellegrino Young Chef 2018.
Nel corso della finale italiana, che si e tenuta ieri allo Spazio Marras di Milano, il giovane chef de La Locanda del Notaio ha conquistato la giuria con il suo "Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe e insalatina aromatica".
Ora dovrà prepararsi per la finale mondiale insieme al mentor Anthony Genovese. "È stata una scelta difficile" commenta lo chef "Abbiamo deciso per il suo piatto perché aveva una base solida su cui lavorare, un abbinamento classico ma con del grande potenziale. Prima di arrivare qui mi ero detto che avrei fatto vincere un cuoco. E infatti la prima cosa che ho pensato assaggiando il suo piatto è stato 'Sa cucinare!'. Ora andiamo alla finale con l'obbiettivo di vincere, non di partecipare".
Abbiamo fatto qualche domanda a Edoardo sul suo piatto e le sue aspettative verso la finale.
1. Ti aspettavi di vincere?
No, ma sapevo che avrei fatto bella figura. Ero arrivato preparato e il piatto è venuto fuori proprio come me l'aspettavo.
2. Perché hai deciso di partecipare di nuovo?
Il concorso regala sempre emozioni e dà lo stimolo per fare ricerca e sperimentare. Con quella scadenza davanti si ha una nuova voglia di lavorare. Anche se non avessi vinto mi sarei portato a casa un bagaglio di sei mesi di esperienza.

3. Descrivi il tuo piatto in tre parole.
Gusto, eleganza, semplicità.
4. Hai già pensato a come ti organizzerai in questi mesi?
Non ancora, ma siamo più pronti che mai a tornare a lavorare. E parlo al plurale perché per me il lavoro di squadra è fondamentale. Senza la squadra non si va da nessuna parte.
5. Perché dovresti vincere tu?
Perché il mio piatto è unico. Semplice ma unico.
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