L’anno inizia col botto nel mondo brassicolo italiano.
Il 13 settembre a Monaco di Baviera sono stati annunciati i vincitori dell’European Beer Star Award, in pratica gli Oscar della birra, a cui hanno partecipato 46 paesi per un totale di 2151 birre in concorso suddivise in 60 categorie.
Quest’anno di premi per le birre italiane ne sono arrivati parecchi: quindici tra importanti medaglie d’oro, argenti e bronzi. C’è Croce di Malto, argento nella Belgian Style Dubbel, Birrificio del Forte, oro con la sua English Style Porter 2 Cilindri e Fabbrica Birra Perugia, che si prende l’oro nella categoria New Style Pale Ale portando la sua Calibro 7, nonché la medaglia d’argento per il premio scelto dal pubblico.
Tra queste medaglie, però, ce n’è una che rispecchia veramente l’Italia, con il suo modo tutto nuovo di sperimentare fondendo luppoli, tecniche e materia del territorio. Dopo la vittoria del 2014 per l’ormai iconica birra Reale, è arrivato il secondo riconoscimento per Birra del Borgo: la loro Enkir si aggiudica l’oro nella categoria Migliore Birra Prodotta con Cereali Alternativi. Colore dorato, 6,1% di grado alcolico e soprattutto una percentuale del 55% di Triticum Monococcum, cereale così antico da essere il primo a venire addomesticato dall’uomo, che viene aggiunto al malto d’orzo fino a diventare l’attore principale, la Enkir è una saison dalle note resinose e speziate, equilibrata, delicata e morbida.
Leonardo Di Vincenzo, il fondatore di Birra del Borgo, ha così commentato la vittoria: “Da anni ci impegniamo per creare prodotti unici e dal carattere inimitabile. Questo premio per noi è davvero significativo, ci spinge a portare avanti il lavoro sulla qualità e la ricerca iniziato a Borgorose nel 2005 con la nascita del birrificio”.
Oltre 100 esperti internazionali hanno valutato le birre in base a colore, aroma, gusto, schiuma ed equilibrio, ma va da sé che ciò che conta di più siano la qualità e il carattere di una birra. Condizioni che sono emerse in pieno dai birrifici italiani, piccoli o grandi che siano. Tutto il mondo guarda a questo nostra nuova eccellenza con rispetto e curiosità, perché il nostro è un movimento nato per gioco, con la voglia di sperimentare. E lo stiamo facendo bene.
Se un fiore sboccia ma nessuno lo vede, è come se non fosse mai sbocciato. Guardiamoci intorno, sono sbocciati nuovi fiori bellissimi che sanno di luppolo e orzo.
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