L’evaporatore rotante altro non è che un distillatore, ma a differenza di quelli tradizionali, è pensato per essere collegato ad una pompa del vuoto che, aspirando aria dall’interno del circuito di distillazione, riduce la pressione nel sistema e, di conseguenza, abbassa la temperatura di ebollizione (evaporazione) del liquido che si vuole trattare. Grazie a questo strumento è possibile, quindi, distillare a bassissime temperature (anche a 20°C) e, dunque, preservare tutte quelle sostanze che possono essere alterate dall’ossidazione o dalle alte temperature.
Ma quali sono le due principali applicazioni, in ambito bar e cucina, di questo strumento? Anzitutto, è molto utile per fare delle riduzioni a freddo. Con l’evaporatore rotante è possibile, ad esempio, rimuovere l’acqua da un succo di frutta, concentrandolo e rendendolo molto più gustoso senza, tuttavia, alterare il prodotto. Infatti, il succo manterrà il suo sapore fresco, come appena spremuto, e sarà ancora più squisito.
Grazie all’evaporatore rotante è possibile fare anche riduzioni di liquori dalla quale si ottengono due prodotti: il liquore ridotto, che avrà un tenore alcolico più basso o teoricamente nullo, e il distillato di quel liquore. Utilizzando questa tecnica, il liquido ad evaporare sarà l’alcool e, nel pallone di raccolta, otterremo il distillato.
Infine, con l’evaporatore rotante è possibile distillare delle tinture ottenute da spezie o erbe aromatiche. Ad esempio, dopo aver estratto in alcool della menta, utilizzando questo strumento è possibile ottenere un distillato trasparente dal sapore rinfrescante.
Anche se l’utilizzo di questo apparato di distillazione non comporta particolari rischi, è bene sottolineare che è meglio evitare di distillare i fermentati perché potrebbero contenere metanolo che potrebbe andare a concentrarsi nel distillato.