Fast Casual Dining: Riccardo e Federico quando parlano del loro progetto, Foodation, descrivono così la loro missione, quella di creare locali che riescano a servire pietanze giovani in maniera veloce e senza rinunciare alla qualità.
Probabilmente il nome Foodation non vi dirà molto, ma se nominiamo Trita, una delle prime hamburgerie gourmet milanesi, vi verrà in mente qualcosa. E se continuiamo con Mariù (kebab gastronomico) e Macinata? Ecco dietro a tutti questi locali che puntano sullo street food ripensato sotto un'ottica di qualità e artigianalità ci sono questi due under 40 originari del sud Italia, che hanno studiato come concretizzare buone idee culinarie, trasformandole in un business.
Insieme si sono lanciati in un periodo non certo facile per la ristorazione in progetti studiati a tavolino, capaci di portare un prodotto di qualità in ambienti casual, ma curati e ad un prezzo sostanzialmente democratico.
Abbiamo incontrato Riccardo e Federico proprio da Macinata ed ecco quello che ci hanno raccontato riguardo ai loro progetti futuri.
Come nasce Foodation?
Sicuramente dalla volontà di creare qualcosa capace di unire la ristorazione italiana a un risultato veloce, senza rinunciare alla qualità della nostra cucina. Il nostro primo esperimento è Trita, hamburgeria in Piazza XIV Maggio aperta nel 2012 e nata come idea già nel 2011, quando di hamburger gourmet a Milano se ne parlava davvero poco.
A cosa vi siete ispirati per i vostri locali?
Sicuramente molte delle nostre idee sono nate grazie a dei viaggi all'estero: il nostro merito è quelle di averle italianizzate. Dall'estero, Usa e Inghilterra soprattutto, abbiamo mantenuto l'ottimizzazione dei processi e il modello organizzativo. In Italia c'è tanto prodotto, ma manca una forma mentis imprenditoriale, molte delle attività ristorative sono di famiglia e tali rimangono. Ci piace lavorare anche sull'unicità dei prodotti che proponiamo nei nostri locali; ad esempio si prenda il pane che proponiamo nella nostra ultima nata, Macinata, hamburgeeria in Brera. Qui abbiamo studiato a fondo il pane degli hamburger cercando di ridurre al minimo l'alcol e i processi indutstriali, restituendo un prodotto più sano e naturale possibile.
Come nasce un format ristorativo come Mariù o Trita?
Cerchiamo sempre di non innamorarci troppo delle nostre idee: siamo bravi nel saper smontare le idee l'uno dell'altro, per vedere se riescono a sopravvivere o meno. Il secondo step è capire l'esportabilità di un format ristorativo; vogliamo che tutto sia replicabile anche in altre parti del mondo, non solo a Milano, senza mai perdere la qualità.
Aprirete quindi anche all'estero?
Sicuramente: nel 2015 abbiamo in programma Svizzera e Germania, e proprio la Germania sarà la nostra prima tappa.
Quali format ci sono in futuro?
Per ora top secret, ma toccheremo uno dei piatti preferiti dagli italiani …
Uno o più ristoranti, non vostri, consigliati a Milano?
El Porteno, ristorante argentino, il Dry, e per una cucina un po' più ricercata il Daniel.