Il confinamento e l’emergenza sanitaria ci hanno portato a sprecare meno cibo. Lo rivelano gli ultimi dati del Food Sustainability Index, secondo cui sprechiamo circa 65 chili di cibo pro capite l'anno: una cifra ancora rilevante, ma che tuttavia segna un’inversione di tendenza, in calo rispetto agli anni precedenti. La (buona) notizia arriva in occasione dell’ottava Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in programma il 5 febbraio 2021.
L’indice, realizzato da Fondazione Barilla in collaborazione con The Economist Intelligence Unit, utilizza una metodologia capace di comparare i dati a livello mondiale, ed è in grado così di restituire una fotografia dettagliata a livello internazionale.
Effetto lockdown: gli italiani sprecano meno cibo
Ebbene sì, il covid ha lasciato un piccolo grande risvolto positivo: pare che le buone pratiche introdotte durante il lockdown abbiano avviato un miglioramento sul fronte della lotta allo spreco alimentare (interessante a questo proposito lo studio di Altroconsumo).
Gli italiani sprecano ancora una quantità significativa di cibo, ma si avvicinano alla media europea, pari a 58 chili all'anno.
Secondo gli studi della Fondazione Barilla, proseguendo di questo passo, ci sono speranze che il trend, nel tempo, porti a ridurre in maniera significativa lo spreco. Le conseguenze sarebbero positive, non solo sul piano della sostenibilità, ma anche in termini economici. Stando ai dati dell’Osservatorio Waste Watcher (2019), infatti, lo spreco alimentare vale circa 10 miliardi di euro, ovvero quasi 5 euro a famiglia alla settimana (pari a 260 euro l'anno).
Tra i dati analizzati emerge anche un'altra nota positiva: le perdite alimentari lungo la filiera di produzione, dalla fase post-raccolta fino alla trasformazione industriale, corrispondono al 2% del totale di cibo prodotto.
Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: nasce il Patto contro lo spreco
Too Good To Go, app nata proprio per far fronte allo spreco alimentare, in occasione del 5 febbraio lancia il "Patto contro lo Spreco Alimentare", un’alleanza virtuosa tra aziende, supermercati e consumatori che intende abbattere gli sprechi di cibo nei prossimi tre anni, con azioni e iniziative concrete a tutti i livelli della filiera agroalimentare.
Un’iniziativa cui hanno aderito importanti player del settore agroalimentare italiano, basta su cinque fondamentali punti: l’Etichetta Consapevole, l’Azienda Consapevole, il Consumatore Consapevole, Supermercato contro lo Spreco e la Fabbrica contro lo Spreco.
Le aziende potranno sottoscrivere quali tra i punti proposti da Too Good To Go portare avanti per sensibilizzare i dipendenti, ma anche i consumatori, al fine di migliorare la filiera.
L’Etichetta Consapevole sarà fondamentale, il primo aspetto di rilievo messo in pratica dal “Patto”: rappresenta infatti una priorità, visto che il 10% dello spreco alimentare in Europa deriva da “un’errata interpretazione delle etichette. La app incoraggia l’uso di una specifica che consenta di interpretare meglio il significato del TMC (termine minimo di conservazione). Come? Introducendo diciture in etichetta quali “Spesso buono oltre”, oltre a pittogrammi che consiglieranno di “osservare, annusare, assaggiare”. La campagna, che Too Good To Go ha già promosso in altri Paesi come Francia, Germania e Danimarca, arriverà in Italia nel 2021.
Per “Azienda Consapevole” e "Consumatore Consapevole” si intende l'impegno che Too Good To Go chiede alle aziende per comunicare il proprio impegno e sensibilizzare contro gli sprechi alimentari, sia i propri dipendenti sia i consumatori finali, con una serie di azioni che possono andare dalle campagne ai webinar alla riduzione del cibo sprecato nelle mense aziendali.
Con “Supermercato contro lo spreco” la app supporta le catene di supermercati nel monitorare gli sprechi e invita a creare scaffali ad hoc, con sezioni speciali dedicate a prodotti che hanno superato il TMC.