Il quinto paese più grande del mondo e una delle zone con il maggior tasso di biodiversità: di sicuro non ci stupisce che in Brasile abbondino i frutti strani, meravigliosi esemplari dai colori e dai sapori a noi sconosciuti - spesso perché, per problemi distributivi o di maturazione molto precoce, semplicemente non arrivano in Europa e neppure si allontanano molto dai banchetti di San Paolo.
Se siete curiosi di scoprirne alcuni, ecco 10 frutti tipici brasiliani:
1. SERIGUELA o KUMQUAT
Il momento perfetto per gustare questo frutto è metà estate. Piccolo e pieno di vitamine, viene venduto in tutti i mercati e perfino ai semafori. Consigli per consumarlo? Ottimo come marmellata, ma ancora migliore crudo, mangiato intero con la pelle.
2. KINO (KIWANO/MELONE CORNUTO)
Nativo del deserto del Kalahari, il melone cornuto ha un sapore a metà tra la banana e il kiwi e la forma di un cetriolo con i semi. Se volete osare qualcosa di più della solita macedonia, provate ad abbinarlo al manzo o al dentice, o in un'insalata Thai speziata al posto della papaya. Visto il sapore e la versatilità, potrebbe diventare il frutto più cool della prossima stagione.
3. JABUTICABA
Assomiglia agli acini d'uva la jabuticaba, ma con un ripieno dolce e polposo che invece ricordia il litchi. È uno dei due frutti al mondo che riesce a crescere direttamente sulla corteccia: una volta raccolto fermenta molto in fretta, e quindi va consumato fresco - succhiando il frutto mentre si addenta la buccia - oppure trasformato in marmellate o liquori.
4. CAQUI CAQUI
Qui giochiamo (quasi) in casa: il caco è stato portato in Brasile dal Giappone. Per scoprire qualcosa di più di questo frutto "difficile" - dolcissimo quando maturo, amarissimo quando acerbo perché ha un alto contenuto di tannini - c'è il nostro approfondimento.
5. ATEMOYA
Un incrocio tra diverse varietà creato dall'orticultore P.J. Wester nel 1908. Di cosa sa? Chi l'ha assaggiata lo paragona a una mela dal retrogusto dolce e vanigliato e la pelle molto morbida. Perfetta da aggiungere ai cocktail, magari alla freschezza di una pinacolada.
6. NONI
Il fatto che sia noto come "frutto del vomito" per il suo odore, che ricorda quello di un formaggio marcio, non ci fa ben sperare. Eppure il noni possiede molte proprietà nutritive - in Brasile dicono addirittura sia d'aiuto malattie come cancro, diabete, problemi cardiaci e reumatismi. Per superare il problema dell'odore e del sapore amaro, nel Nord del Brasile viene consumato come infuso e mescolato con frutti più dolci in succhi e centrifugati.
7. AMEIXA-AMARELA
Googlate "Ameixa Amarela" (che letteralmente significa prugna gialla) e non troverete praticamente fotografie. Peccato siano così difficilmente rintracciabili, perché il sapore di quese prugne è delizioso. Come molti dei frutti brasiliani ha origini asiatiche: in Oriente sono chiamati loquats e si consumano in uno sciroppo dolce. Pare che mangiati in grandi quantità abbiano un effetto sedativo.
8. PITAYA o FRUTTO DEL DRAGO
In Messico ne esiste una tipologia rossa con un sapore più amaro del cugino giallo. Ha un sapore fresco e leggero.
9. MELA-PERA (PERA ASIATICA o COREANA)
Sembra una mela, ha il sapore di una pera. Nasce da un incrocio tra la pera asiatica e quella europea, che è stato adattato per sopravvivere ai climi subtropicali del Brasile, sviluppando un sapore dolce che si adatta bene a tutte le ricette di dessert.
10. MARACUJA o FRUTTO DELLA PASSIONE
L'ultimo frutto della lista è probabilmente quello che conosciamo meglio, il più famoso dei frutti brasiliani. Deve il suo nome ai primi conquistadores spagnoli, che pensavano il suo fiore assomigliasse alla corona di spine indossata da Cristo nei dipinti della Passione. Buonissimo mangiato direttamente dalla buccia, con un cucchiaio, o per dare il tocco finale alla Caipirinha.