Recuperare il piacere della tavola rimanendo commensali responsabili. In un'era di "terrorismo alimentare" e a tredici anni dalla pubblicazione de Il dilemma dell’onnivoro di Michael Pollan, il dibattito sul complesso equilibrio tra esseri umani, cibo e ambiente è più che mai aperto e attuale.
Ne è ben consapevole la giornalista e scrittrice Roberta Schira, originaria di Crema, che, nel suo nuovo libro I nuovi onnivori, invita il lettore a dire basta al terrorismo alimentare e a chiedersi dove sia finito il piacere della tavola.
A metà fra manuale e trattato, I nuovi onnivori è un libro che va oltre la cucina: è un viaggio di formazione alimentare che, come un Pranzo di Babette lungo duecento godibili pagine, riporta al centro la funzione terapeutica del cibo.
Chi è il nuovo onnivoro?
Al centro di questo dibattito è la figura del Nuovo Onnivoro, ovvero una persona attenta alla qualità del cibo, che non si lascia influenzare troppo dalle ricerche scientifiche; curiosa, priva di restrizioni mentali e soprattutto consapevole del proprio ruolo di consumatore attivo e del fatto che, facendo la spesa o un’ordinazione al ristorante, può incidere sul futuro dell’ambiente e dell’umanità.
Il nuovo onnivoro vuole sperimentare e ritrovare il piacere della tavola e di mangiare senza rinuncia, nel rispetto di coloro che la pensano in modo diverso da lui.
Carne o non carne? La terza via
Cercando di superare la divisione tra un’umanità carnivora,che a volte non mostra rispetto per gli animali e per il Pianeta, e un’umanità catastrofista, che annovera fondamentalisti del “no carne”, attivisti vegani e ambientalisti aggressivi, Roberta Schira traccia una terza via possibile, cioè la possibilità per il commensale onnivoro di vivere in serenità i momenti conviviali scegliendo consapevolmente un’alimentazione etica che combini allevamento sostenibile e profitto, gusto per il buon cibo e impatto ambientale zero, e consenta di godere, con moderazione, anche dei “cibi proibiti” senza sentirsi giudicati o in colpa.
Un libro dedicato a scardinare preconcetti e falsi miti condizionano continuamente le nostre scelte alimentari incidendo profondamente anche sul modo in cui mangiamo per ritrovare la gioia di mangiare.
Curiosità: il Manifesto del nuovi onnivori
1. Il cibo non fa male
2. La libertà del commensale è sacra
3. Se il cibo è buono o cattivo non lo decide il tuo palato ma la tua testa
4. Condividere il cibo è un piacere. Evita di frequentare chi ti butta addosso ansia
5. A tavola prenditi il tuo tempo, non quello imposto dal sistema
6. Ogni tanto sentiti libero di mangiare cibi proibiti senza sentirti giudicato o in colpa
7. Prediligi cibo locale (e non solo) e cibo di stagione
8. Mangia meno carne e se lo fai, chiediti come ha vissuto e come è stato ucciso quell’animale
9. Viva il cibo fresco, abbasso il cibo confezionato e pronto da mangiare
10. Trasformare un ingrediente in un piatto finito è terapeutico
11. Stare a tavola insieme è molto più che stare seduti l’uno vicino all’altro
12. Se hai un credo alimentare diverso dal mio, parliamone
13. Non è così importante saper cucinare tante ricette, meglio avere un progetto
14. Anche se stai a dieta tutta la vita, ricordati che di qualcosa dovrai pur morire
Titolo: I nuovi onnivori. La gioia di mangiare di tutto
Autore: Roberta Schira
Casa editrice: Vallardi
Pagine 224
Prezzo € 16,90