Il Dilemma dell'Onnivoro e In Difesa del Cibo: adesso Michael Pollan - autore, giornalista e in definitva una delle voci più interessanti e autorevoli sul dibattito alimentazione e cucina - torna in Italia con Cotto (Adelphi).
A un certo punto, nella seconda metà della mia vita, ho fatto una scoperta felice, benché inaspettata: parecchi degli interrogativi che più mi assorbivano avevano in effetti una risposta sola, sempre la stessa. Cucinare
Inizia così Pollan la sua nuova inchiesta sull'alimentazione, mettendo in relazione quesiti legati alla famiglia ad altri di natura più macro: politica, società e una situazione, come quella statunitense, spesso poco sana e poco sostenibile.
A interrogativi quasi atavici sul "perché cuciniamo?" si innesta un discorso sempre più contemporaneo: come mai nella società americana ora che si dedica sempre meno tempo alla cucina, si passa invece più tempo guardando in televisione persone che stanno ai fornelli?
Ne parliamo di più, lo facciamo di meno: questo l'assunto da cui parte Pollan. Un paradosso contemporaneo, certo, che porta alla luce un modus operandi comune, ed estendibile forse anche ad altre aree e settori.
Per sciogliere i dubbi e per cercare di dare delle spiegazioni all'atto del guardare gli altri cucinare, Pollan parte per una missione a Stelle e Strisce attraverso l'America, dividendo il libro, e la cucina, in 4 trasformazioni ed elementi: fuoco, acqua, aria e terra.
Dal North Caroline e la sua attitudine al fuoco e al barbecue, alla riflessione sull'acqua e la trasformazione del cibo in sette passaggi, partendo dalla dadolata di cipolle passando dal "far sobbollire a lungo".
Un libro per chef, per esperti di alimentazione, giornalisti o persone che amano porsi le domande su alimentazione, cucina e società.