Facile da trovare in cucina come sul bancone del bar, il blender è uno strumento che non può mancare nel kit di un bartender. Ma che cos’è nello specifico questo oggetto? Inventato nel 1922 dall’americano Stephen Poplawski, il blender altro non è che un frullatore usato per mescolare diversi ingredienti al fine di creare degli ottimi drink alcolici e non.
Che sia un margarita frozen, un drink fruttato ed estivo o un caffè freddo, sono sempre di più le occasioni in cui un bartender non può fare a meno del blender. Infatti, questo strumento grazie alla presenza di lame all’interno di un grande bicchiere di vetro o di plastica, permette di ottenere diverse tipologie di drink in pochissimi secondi, caratteristica che lo rende utilissimo in molte operazioni al bar.
Non tutti i blender, però, sono progettati per essere utilizzati nei cocktail bar e, prima di acquistarlo, i gestori dei locali o i bartender stessi dovrebbero accertarsi delle sue funzionalità, del tipo di lavoro per cui si vuole impiegare e della drinklist o menù del locale. Altri aspetti da tenere presente quando si sta scegliendo un blender sono: la capacità, il materiale di cui si compone il contenitore e la potenza. Da ultimo, l’utilizzo del blender comporta numerosi vantaggi tra cui: versatilità, rapidità nelle preparazioni e capacità di conservazione delle sostanze nutritive.