Serre idroponiche, posate stampate in ceramica e macchinari per coltivare superfood: dall’area food del Maker Faire di Roma – quarta edizione dell’evento che ogni anno monitora il mondo dell’innovazione e delle nuove tecnologie - emergono nuovi progetti e idee che confermano il trend emergente orientato alla sostenibilità e autoproduzione.
Sull’onda di Expo Milano 2015 sono stati 133 i milioni di euro spesi - nella sola Europa - nel campo delle tecnologie alimentari negli ultimi 12 mesi: segno di un settore in movimento che strizza l’occhio alla nuova attitudine antispreco ed ecologica.
A farsi portavoce di questa nuova attitudine è il Future Food Institute, che ha curato la sezione food della Maker Faire di Roma. Con la sua Officucina, ibrido tra cucina e officina, questa giovane realtà italiana da tempo ribadisce l’esigenza di rinnovarsi.
Fine Dining Lovers ha selezionato sei progetti tra i più interessanti, che meritano di essere conosciuti meglio.
1. The Algae Factory

Nato da un'idea di tre ragazzi italiani, The Algae Factory si propone di combattere la malnutrizione attraverso uno degli alimenti più ricchi di nutrienti che esistano: le alghe.
Specializzati nella creazione di Spirulina, che producono attraverso bioreattori domestici alimentati a energia solare, offrono cibi di ogni tipo che la contengono: dal pane per hamburger alle tavolette di cioccolata bio.
Non sono, però, solo attivi sul fronte tecnologico: con coltivazioni soprattutto in Madacascar, lasciano metà del raccolto di Spirulina ai lavoratori locali, facendo il più possibile per aiutare la fame dilagante.
2.Funghi Espresso

Esempio di blue economy, in cui gli scarti diventano energia per qualcosa di nuovo, questa start up agricola riusa i fondi di caffè come terreno ricco di minerali per coltivare funghi. Convenzionata con diversi bar, preleva due volte alla settimana gli avanzi di caffè, che vengono inoculati insieme alle spore per venticinque giorni, al termine dei quali il fungo è pronto per essere coltivato.
Basta aprire la busta che trovate nel box, immergerla in acqua per 12 ore, spruzzarla tre volte al giorno e in una settimana vedrete spuntare i vostri pleurotus ricchi di proteine e lavastatina.
L'humus che è rimasto non si butta, ovviamente: diventa un compost di ottima qualità.
Agricoltura casalinga in spazi ridotti, a puro impatto zero.
3. Livin Farms Hive

L’autoproduzione non risparmia nessun ambito, nemmeno quello degli insetti edibili: Livin Farms è una sorta di “alveare” da tenere in cucina, semplice da usare e dall’ingombro minimo.
Per creare una colonia di vermi edibili basta inserire nello scomparto più alto le crisalidi che, una volta trasformate in insetti, deporranno le uova destinate a cadere al livello successivo. E così via, a cascata. Grazie a un sistema di ventilazione non ci sarà cattivo odore, mentre sensori termici intelligenti adatteranno la temperatura ideale per la proliferazione.
Allo scadere dei 7 giorni i vermi cadranno in una vaschetta e saranno pronti per essere cucinati o congelati, mentre le crisalidi nuove resteranno nel cassetto precedente, pronte per fondare nuove colonie.
4. Nūfood

Qualche anno fa si scherzava sul fatto che gli smartphone avrebbero fatto anche il caffè. Ora questa affermazione non suona più come una battuta: Dovetailed è una startup inglese che ha costruito una piccola stampante 3D, interamente gestita tramite smartphone, per dare vita a nuove forme e sapori.
Nūfood robot crea delle piccole sfere edibili, minuscole bombe liquide. Si inseriscono i fluidi desiderati (succhi, alcolici o creme) e dall'app si decide la forma in cui queste palline devono aggregarsi. Grazie a una reazione con alginato di sodio e cloruro di calcio, si plasma una membrana sottile esterna che racchiude un cuore liquido. Potete unire più succhi per generare un frutto tutto nuovo, o aggiungere gli ingredienti per un cocktail.
Chi vuole una caramella al Manhattan?
5. Eskesso

Se per qualcuno la cucina è momento di relax, c’è chi preferisce ridurre al massimo i tempi di preparazione del pasto: Eskesso è un progetto che combina comodità e innovazione, pensata per chi vuole rientrare in casa trovando la cena pronta.
L’idea si basa su un cilindro, comandato da remoto tramite smartphone, per la cottura sottovuoto dei cibi. Basta preparare una busta con gli ingredienti, immergerla in acqua insieme al cilindro e scegliere tempo e temperatura di cottura.
La cottura sottovuoto non è solo comoda, ma permette di lasciare che odori e sapori restino intrappolati durante tutta la cottura, così da trasferire nel piatto gusti pieni.
6. Revoilution

Non esiste tavola mediterranea senza una bottiglia d'olio d’oliva. Peccato, però, che i continui sbalzi climatici siano riusciti a intaccare anche le colture di olive. Revoilution è un piccolo frantoio da tenere in cucina, una vera e propria macchina per l'olio extravergine espresso.
Basta inserire un piccolo dado che contiene solo la polpa delle olive, premere un tasto et voilá. Olio spremuto a freddo direttamente a casa. Con diversi gradi di intensità aromatica, una maggiore concentrazione di polifenoli e senza la legnosità di molti olii da supermercato, questo elettrodomestico è un perfetto bilanciamento tra alta qualità e salvaguardia dell'ambiente.