Durante la cerimonia dei The World's 50 Best Restaurants 2017 si sono sentiti tanti discorsi di ringraziamento. Discorsi commossi, grati, profondi, discorsi più o meno belli.
A colpire di più il pubblico - e a suscitare più reazioni - è stato però quello di Ana Roš, salita sul palco a ritirare il premio come Best Female Chef 2017, Miglior Chef donna del Mondo.
Quando William (Drew, NdR) mi ha chiamato per dirmi che ero stata votata come Best Female Chef mi ha chiesto 'Sei felice?'. Sono rimasta un attimo in silenzio, poi gli ho detto che non sentivo nessun senso di euforia, piuttosto di responsabilità. Abbiamo lavorato per 15 anni in Slovenia, un paese lontano da foodies, opinion makers, media, guide internazionali. Per lavorare abbiamo dovuto costruire una rete di produttori, insistendo su un approccio puro al km 0, ma non per la moda o le tendenze, semplicemente perché avevamo bisogno di ingredienti per cucinare. Il ristorante si trova in una casa di famiglia, non abbiamo partner né soci investitori
La Roš è poi passata a trattare l'inevitabile argomento delle quote rosa in cucina:
Un planning intelligente è fondamentale: hai bisogno di sopravvivere e allo stesso tempo riuscire a focalizzarti sulla creazione e l'evoluzione. Ieri Enrico Crippa mi ha chiesto se avrei pianto. No, gli ho detto: le donne piangono per motivi diversi. Viviamo in conflitto costante tra la nostra famiglia e la nostra carriera professionale. Quando lavoro 18 ore in cucina non sono con i miei figli, e quando sono con i miei figli la mia brigata, i miei clienti e il mio ristorante sentono molto la mia mancanza. C'è sempre qualcuno che sente la mia mancanza. Nell'ultimo anno ho capito che metterei comunque i miei figli al primo posto
La chef è riuscita anche - risultato affatto scontato, in un contesto tanto formale e davanti a una platea internazionale - a far ridere. Non la risata prefabbricata di chi ride per cortesia, intendiamoci, ma quella sinceramente divertita.
La mia prima entrata ufficiale nella comunità internazionale degli chef è stata a Cook It Raw in Polonia. In tre giorni, un fallimento dietro l'altro. Ho perso il volo e quindi la conferenza stampa. Sono caduta nel fiume perché la canoa si è ribaltata - mi guardavano tutti, non è stato per nulla divertente. Stavo tagliando della carne quando un cane è saltato sul tavolo e mi ha morso, abbiamo dovuto chiamare un dottore. Il giorno dopo stavo cucinando con gli altri chef, tutti uomini: loro cucinavano bacche e frutta, io una barbabietola, eppure è entrata un'ape e ha cominciato a girare intorno a me, mi ha punto e per la prima volta nella mia vita ho avuto una tremenda reazione allergicai. Alla fine però il mio piatto era molto buono, e quello è stato il mio biglietto di ingresso nel mondo dei male chefs
Molti media veicolano il messaggio che gli chef uomini non accettano le donne. Falso: ci accettano quando mostriamo di saper cucinare, e io sono veramente, profondamente grata per questo. Oggi celebro il premio e anche il numero 69 di Hiša Franko, il numero più sexy del mondo. Per questo ho scelto il vestito rosso: non sono solo gli chef uomini i più sexy del mondo, anche noi donne possiamo competere!
Il pensiero conclusivo è ovviamente andato ai figli:
Questo premio va ai miei fantastici figli. Sono cresciuti in cucina, letteralmente, e sono diventate persone meravigliose. Tutto è possibile: probabilmente è questo sia il miglior messaggio che posso dare
E possiamo legittimamente chiederci, con una punta di polemica, perché - dopo questo incredibile discorso - non le sia stata tributata la standing ovation che avrebbe meritato.