Tra i temi di cui il celebre settimanale New Yorker si occupa con arguzia da quasi 90 anni, gli chef famosi italiani non c'erano. Ma da oggi le cose cambiano: il numero speciale dedicato alla cucina in uscita il 4 novembre ospita un ritratto di Massimo Bottura firmato Jane Kramer, tutto giocato sul contrasto tra il legame con la tradizione che caratterizza la cucina italiana e la libertà da questo legame impersonata dallo chef più famoso d'Italia: «Italy’s food is bound by tradition. Its most famous chef isn’t.», scrive la giornalista (In Italia il cibo è legato alla tradizione, lo chef più famoso no). Già da oggi è possibile leggere la versione digitale dell'articolo.
The New Yorker si è imposto nel panorama culturale internazionale guadagnando lettori in ogni angolo del globo dal 1925 ad oggi con i suoi commenti sulla società newyorkese, sulla politica, con gli interventi sulle sue pagine di scrittori come J.D. Salinger, Philip Roth, Alice Munro e Haruki Murakami e con le celebri vignette: il ritratto di Bottura conferma l'importanza globale del grande chef italiano.
Per sapere di più su Massimo Bottura, ecco la sua personale top 7 in fatto di chef e ristoranti.