Si potrebbe iniziare dalla porta/ingresso di Mimmo Palladino (in copertina), oppure dai tavoli di grandi designer come Fabio Novembre o Giulio Iacchetti, dall'affresco di Enzo Cucchi o ancora dall'enorme cappa di rame che dalla sala avvolge poi tutta la cucina, trasmettendo il calore di un ambiente casalingo.
Massimo Bottura chiama e l'alta cucina risponde: non c'è nessuno chef famoso che si sia dimostrato riluttante all'idea di mettersi a servizio del Refettorio. E infatti a fare n grande in bocca al lupo per l'apertura del Refettorio Ambrosiano c'erano tanti grandi chef milanesi - anzi come dice Massimo "Amici e non cuochi", da Andrea Berton a Viviana Varese passando per Alessandro Negrini. Tutti, oltre a condividere l'entusiasmo per questo grande regalo alla città di Milano, saranno parte attiva del progetto e si metteranno all'opera insieme ad altri grandi nomi, preparando cene con le eccedenze che verranno dritte dritte dal sito dell'Expo.
E dopo Expo? Ovviamente il progetti continuerà; numerosi volontari reperiranno il cibo che altrimenti andrebbe sprecato, e il personale della cucina sarà formato volta dopo volta dagli chef che avvieranno il Refettorio per poter continuare con questa grande sfida, quella di cucinare bene ciò che altrimenti andrebbe sprecato.
Il grande progetto benefico di Massimo Bottura vedrà fra i partecipanti anche Alain Ducasse che si metterà all'opera il 14 luglio, il giorno della Presa della Bastiglia, molto probabilmente usando pane raffermo per fare dei passatelli nuova maniera.
"Gli chef verranno a cucinare quello che c'è" continua "questo è un grande progetto che oltre a Milano sta risvegliando le coscienze. Prendi ad esempio Gastón Acurio che vuole portare lo stesso formato nei quartieri più poveri di Lima. Ma guarda anche la Francia che ha proibito lo spreco alimentare dei supermercati, o ancora prima il NoWaste Monday nei paesi del Nord Europa. Qualcosa sta cambiando".
Uno dei primi piatti fatti con gli avanzi di Expo Milano? Un gelato fatto con un carico di banane ormai troppo mature, ma proprio per questo motivo dolcissime.
Il Refettorio servirà 96 persone alla volta (ci sono 12 tavoli da 8 posti) e sarà proprio la Caritas a individuare volta per volta le persone bisognose che si siederanno a tavola in Piazza Greco 11.
Lo spazio - bellissimo lo abbiamo detto - è anche un dono ai milanesi: arà aperto più avanti per eventi culturali e appuntamenti che verranno gestiti da un'associazione culturale messa in piedi dalla parrocchia per questo progetto.
Foto: ©FineDiningLovers