“Un ristorante della tradizione vista con sguardo contemporaneo, una ricerca della pura essenzialità di questa terra unica”.
È così che Irina Steccanella definisce la sua nuova avventura: una trattoria a Savigno, nel verde degli Appennini Bolognesi, in mezzo a quella terra unica, l’Emilia, in cui lei è nata e cresciuta. Irina è stabile ormai da anni nel manipolo di giovani promesse della ristorazione italiana: uno stage all’Osteria Francescana, uno al Reale, idee molto chiare su cosa può essere, e deve essere, una cucina di territorio e tradizione.
IRINA TRATTORIA | LA LOCATION
A Savigno Irina aveva già lavorato: due anni alla guida dell’Agriturismo Mastrosasso, in cui ha preso forma e si era consolidato il suo modo di approcciarsi, e di interpretare, la cucina emiliana, che aveva già iniziato a sviluppare all'Osteria Vini d'Italia di Bologna. È lì che ha avuto “una prima folgorazione, che mi ha fatto capire che la tradizione non è la mera replica di se stessa, ma una costante ricerca di attualizzazione”. Per il suo primo progetto da solista (con il socio Claudio Izzo) ha scelto di rimanere a Savigno, in un vero e proprio paniere di eccellenze: tartufi, funghi, selvaggina. Irina Trattoria nasce nel centro del paese, negli spazi de La Ghiottona, un'osteria con bar all’ingresso - per ora lasciato così com’è, ma in futuro diventerà una saletta per l’accoglienza. Non sono ancora stati fatti particolari investimenti nell’arredamento del ristorante: l’atmosfera è quella di una qualsiasi trattoria di paese, che non trasmette ospitalità calorosa ma nemmeno freddi formalismi.
Foto: Courtesy of Irina Trattoria
IRINA TRATTORIA | IL MENU
Il menu parla bolognese dall’inizio alla fine. Il lavoro principale fatto da Irina non è stato stravolgere le ricette della tradizione, ma alleggerirle o, più prosaicamente, renderle digeribili, dalla sgrassatura del ragù all’utilizzo della cottura a bassa temperatura della carne. Concentrazione dei sapori di scuola romitiana, tecnica al servizio del prodotto (superfluo parlare della sua selezione iper-certosina, giusto?) e concessioni alla creatività solo negli antipasti, come le ultra-essenziali Patata gratinata o Verza e Patate. Strepitose le sue (già celebri) Tagliatelle al Ragù, sorprendenti gli Spaghetti alla Chitarra con Friggione e Parmigiano. Per gli amanti del genere, la trippa è imperdibile, e le costoline di maiale al bbq un’esperienza carnivora indimenticabile.
Foto: Courtesy of Irina Trattoria
I prezzi vanno dai 9 euro degli antipasti ai 15 euro del bollito. Una forbice molto calmierata, a cui si aggiunge in parallelo un menu degustazione “Interpretazione del Territorio”, 7 portate a 40 euro. Dopotutto uno degli scopi di Irina è proprio avere a cena i locali: richiamare gente del posto, convincerli a provare una cucina “un po’ diversa”, senza spaventarli con i prezzi. Parlare del territorio, al territorio.
Irina
Via Marconi 39, Savigno
Tel. 345 1608382
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