Autrice di un libro, anima dietro il bistrot Romeo Chef&Baker, mamma e chef del Glass Hostaria a Roma. Inevitabile chiedersi come faccia Cristina Bowerman a fare tante cose. E a farle tutte bene: il ristorante, aperto nel 2005, ha conquistato la prima stella Michelin nel 2010.
Merito di una cucina precisa in ogni dettaglio, dalla scelta delle materie prime alla presentazione dei piatti. Nei quali emerge, netta e inconfondibile, la mano di Cristina: tra i più noti Spaghetti Pastificio dei Campi, caglio di latte di capra, friggitelli, bottarga e pane di Lariano o Mezzelune ripiene di amatriciana, guanciale croccante.
Una personalità marcata, quella della chef. Che le permette di spaziare da un Carpaccio di lingua, giardiniera, salsa al ciauscolo e gelato alla senape a un Rombo confit con cappuccino di calamaro e cardoncelli. D'altronde, una delle "10 regole per osare" del suo libro è proprio "Trova la forza di essere diversa".
Altro consiglio? "Abbraccia altre culture". Ecco allora che dalle cucine del Glass Hostaria escono Cappesante, pistacchio di Bronte cucinato in dashi, funghi o Tartare di filetto di manzo con arancia, capperi, tobiko e salsa al wasabi, microverdure.