Sara Preceruti aveva solo 27 anni quando è diventata head chef della Locanda del Notaio. Sono passati due anni: oltre a mantenere la stella Michelin, conquistata nel 2011, la chef ha ricevuto il riconoscimento come Miglior Chef Donna di Acqua Panna e S. Pellegrino della Guida Identità Golose. Qual è il segreto del ristorante, immerso nel verde dei boschi tra Como e Lugano?
I piatti forti della chef, per sua stessa ammissione, sono i dolci. Belli e peccaminosi, come la Crème brûlée alla nocciola su gelatina al caffè e gelato al rum o i Cannoli di cacao amaro ripieni di mousse allo yogurt con zuppetta di ciliegie e menta. Mentre è un antipasto, anche se l'aspetto può ingannare, il Cannolo salato ripieno di Zincarlin con marmellata di pere.
Un ingrediente che non può mancare nella sua cucina è il pesce di mare. Protagonista nel Trancio di ombrina affogato in bagna cauda su stracciatella al fior di latte e basilico, insalatina di cipolle rosse e peperoncino o nel Calamaro ripieno di prosciutto crudo di Langhirano su crema al nero di seppia e insalatina di fave e menta.
La chef non ha paura di osare con accostamenti sorprendenti e abbinamenti inaspettati. E c'è davvero tutto il gusto della sorpresa in piatti come Tagliatelle al profumo di liquirizia con lavarello affumicato e fave fresche su crema di burrata o Risotto con pesto alla trapanese su carpaccio di coda di bue e limone candito.